Si aggrava a 1.037 morti e centinaia di feriti il bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco nella tarda serata di ieri. Le cifre sono state fornite dal ministero dell’Interno di Rabat e sono state rilanciate dai media.

Il sisma, secondo l'Us Geological survey, è stato di magnitudo 6.8 della scala Richter e l’epicentro è stato localizzato 70 chilometri a sudovest di Marrakesh, ad una profondità di 18,5 chilometri. Il terremoto si è sentito con particolare intensità a Marrakesh, Agadir, Rabat e Casablanca.

Da Nuova Delhi, dove si trova per il vertice G20, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha appreso «con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco» e, fa sapere una nota di Palazzo Chigi, «ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza». L'Italia «è pronta ad aiutare», ha aggiunto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, «anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili». Tajani ha poi spiegato che gli italiani in Marocco sono circa 200 e sono tutti in salvo. «L'ambasciata Italia-Rabat, il Consolato d'Italia a Casablanca e il console onorario a Marrakech sono operativi – ha sottolineato Tajani – La nostra unità di crisi dà notizie minuto per minuto agli italiani sul da farsi. Non devono andare all'aeroporto di Marrakech, se vogliono ripartire è meglio che utilizzino gli aeroporti di Casablanca e Rabat perché il primo è intasato». 

Solidarietà anche dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che esprime «profondo cordoglio», e dal ministro della Difesa Guido Crosetto, secondo il quale il suo ministero è pronto «ad aiutare in ogni forma e modo con i suoi mezzi in prontezza già a disposizione». 

La notizia del terremoto è piombata sul G20, con il padrone di casa, il presidente indiano Narendra Modi, che si è detto «estremamente addolorato per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco» aggiungendo che «l’India è pronta a offrire tutta l’assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile». Pronta a fare la propria parte anche l’Onu. «Il segretario generale è profondamente rattristato per il terremoto che ha colpito oggi il Marocco e che ha causato molte vittime – ha dichiarato Stéphane Dujarric, portavoce di Antonio Guterres – Il Segretario Generale esprime solidarietà al governo e al popolo del Marocco in questi momenti difficili e rivolge le sue più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e augura una pronta guarigione ai feriti». 

Anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto «profondamente rattristato per la perdita di vite e la devastazione causata dal terremoto in Marocco». In una nota diffusa dalla Casa Bianca mentre Biden si trova al G20 a Nuova Delhi, il presidente fa sapere che «l'amministrazione è in contatto con i funzionari marocchini: stiamo lavorando rapidamente per garantire che i cittadini americani in Marocco siano al sicuro e siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria al popolo marocchino».