«Il mondo è diventato più pericoloso, ma la Nato è diventata più forte. Alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco ho sottolineato che Europa e America devono continuare a essere forti nella Nato. È anche cruciale e urgente continuare a sostenere l’Ucraina. È il miglior modo per rendere omaggio alla memoria di Navalny». A scriverlo stamani su X è il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, riferendo di aver avuto «colloqui eccellenti» in occasione della Conferenza con «senatori democratici e repubblicani». «Il sostegno per la Nato negli Usa è sempre stato bipartisan, perché una Nato forte è nell’interesse nazionale degli Stati Uniti - ha aggiunto - Abbiamo parlato di rafforzare l’Allenza e delle necessità urgenti per sostenere l’Ucraina». Nelle ultime ore, a margine della Conferenza, Stoltenberg ha avuto anche un colloquio con il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohamed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, incentrato «sulla guerra della Russia contro l’Ucraina e l’impegno per portare la pace in Medio Oriente».

Sulla morte di Alexei Navalny «ho sentito molte cose e non ancora ho avuto conferme. Ma il punto è che Putin è responsabile: che l’abbia ordinato o no, è responsabile per le circostanze in cui si è trovato quell’uomo. Questo è un riflesso di chi è e non può essere tollerato: ho detto che ne pagherà il prezzo». Così il presidente americano Joe Biden parlando con i giornalisti in Delaware in merito alla morte del dissidente russo.

«Il mondo è diventato più pericoloso, ma la Nato è diventata più forte. Alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco ho sottolineato che Europa e America devono continuare a essere forti nella Nato. È anche cruciale e urgente continuare a sostenere l’Ucraina. È il miglior modo per rendere omaggio alla memoria di Navalny». A scriverlo stamani su X è il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, riferendo di aver avuto «colloqui eccellenti» in occasione della Conferenza con «senatori democratici e repubblicani». «Il sostegno per la Nato negli Usa è sempre stato bipartisan, perché una Nato forte è nell’interesse nazionale degli Stati Uniti - ha aggiunto - Abbiamo parlato di rafforzare l’Allenza e delle necessità urgenti per sostenere l’Ucraina». Nelle ultime ore, a margine della Conferenza, Stoltenberg ha avuto anche un colloquio con il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohamed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, incentrato «sulla guerra della Russia contro l’Ucraina e l’impegno per portare la pace in Medio Oriente».

L’Ucraina è per la Russia «questione di vita o di morte». Parola di Vladimir Putin. Per l’Occidente «si tratta di migliorare la loro posizione tattica, ma per noi si tratta del nostro destino, di una questione di vita o di morte», ha detto il presidente russo al giornalista Pavel Zarubin della radiotelevisione russa in un’intervista rilanciata dall’agenzia russa Tass.

Putin ha voluto commentare l’intervista dei giorni scorsi al giornalista americano Tucker Carlson, ex anchorman di Fox News, sottolineando come fosse «importante» che tanto tra i russi quanto all’estero si capisse quanto per la Russia sia importante «tutto quello che accade nella direzione ucraina». «Volevo che le persone ascoltassero per capire - ha affermato - Non spetta a me giudicare l’effetto».