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Almeno 104 palestinesi sono morti e 760 sono rimasti feriti durante la consegna di aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità del movimento islamista palestinese Hamas all’emittente televisiva qatariota «Al Jazeera». «Un massacro a sangue freddo», riferisce Hamas, accusando le Forze di difesa israeliane (Idf) di aver sparato contro le persone si erano radunate in Al Rashid Street, dove erano in arrivo camion umanitari che trasportavano farina.
Le immagini riprese dai droni israeliani e pubblicate dalle Idf mostrano centinaia di palestinesi che sciamano verso il convoglio con gli aiuti. «Numerose persone hanno circondato i camion e, di conseguenza, decine di persone sono state uccise e ferite nella calca», affermano le Idf. Testimoni oculari citati da «Al Jazeera» riferiscono che i militari israeliani di scorta «ci hanno sparato addosso». I rapporti iniziali parlavano di un bombardamento con l’artiglieria, poi smentito.Il portavoce del governo israeliano Avi Hyman ha detto ai giornalisti che le persone uccise a Gaza mentre aspettavano in fila per ricevere aiuti umanitari sono «ovviamente una tragedia, ma non siamo ancora sicuri dei dettagli». Secondo Mohammed Salha, direttore a interim dell’ospedale Al-Awda, dove sono stati trasferiti 161 degli oltre 400 feriti, la maggior parte delle persone rimaste ferite nella strage di oggi a Gaza City presenta lesioni compatibili con l’utilizzo di armi da fuoco. Salha ha spiegato che il nosocomio può effettuare solo gli interventi chirurgici più urgenti in quanto sta finendo il carburante che alimenta i generatori di emergenza. Israele sostiene che il grosso delle vittime (104 secondo il ministero della sanità di Gaza) sia stata provocata dalla calca attorno ai camion umanitari, mentre solo una decina sarebbero stati uccisi dagli spari.
Dall’Egitto arriva la ferma condanna del «disumano attacco israeliano contro civili palestinesi disarmati alla rotonda di Nabulsi». «Riteniamo il prendere di mira cittadini pacifici che si affrettano a ritirare la loro parte di aiuti un crimine vergognoso e una flagrante violazione del diritto internazionale», ha aggiunto il ministero degli Esteri del Cairo, esortando la comunità internazionale a mettere fine alla guerra a Gaza. Per gli Stati Uniti si tratta di «un incidente molto serio», che sottolinea «l’importanza di espandere e sostenere il flusso degli aiuti» anche «attraverso un potenziale cessate il fuoco temporaneo». Lo riferisce in una nota diffusa dall’emittente «Cnn» il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. «Piangiamo la perdita di vite innocenti e riconosciamo la disperata situazione umanitaria a Gaza, dove innocenti palestinesi stanno solo cercando di nutrire le proprie famiglie. Questo sottolinea l’importanza di espandere e sostenere il flusso dell’assistenza umanitaria a Gaza, anche attraverso un potenziale cessate il fuoco temporaneo. Lavoriamo giorno e notte per arrivare a quel risultato», si legge nella dichiarazione. Biden ha poi riferito di avere «parlato al telefono con persone nella regione. Il cessate il fuoco, “probabilmente non sarà lunedì. Ma sono speranzoso”, ha detto. Quanto alla strage di civili, Biden ha detto di “non avere ancora una risposta” e che questo complicherà ulteriormente negoziati.