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Il presidente della Federcalcio spagnola sempre più nella bufera. La Fifa ha aperto un procedimento disciplinare contro Luis Rubiales per il suo comportamento durante la finale della Coppa del Mondo femminile. Il dirigente spagnolo, durante la premiazione della Spagna campione del Mondo a Sydney, ha baciato sulla bocca senza consenso la calciatrice della nazionale Jenni Hermoso. Da lì il putiferio, con la richiesta da più parti delle dimissioni.
La risposta della Fifa è arrivata giovedì attraverso la sua Commissione Disciplinare, Rubiales rischia ora una sanzione che va dal semplice avvertimento, a una multa e fino alla sospensione per la "violazione degli articoli 13.1 e 13.2 del Codice Disciplinare Fifa". Il comitato disciplinare della Fifa è presieduto dall'avvocato colombiano Jorge Palacio, ex giudice del tribunale del lavoro. Il caso probabilmente sarà giudicato da tre dei 16 membri della giuria. Tre dei 16 sono proprio donne, provenienti da Inghilterra, Messico e Tailandia. La Fifa dal canto suo "ribadisce il suo impegno assoluto al rispetto dell'integrità di tutte le persone e pertanto condanna fermamente qualsiasi comportamento contrario". Un comportamento, quello di Rubiales, che ha scatenato una bufera in Spagna e non solo.
Oltre all'episodio del bacio a Hermoso, pochi minuti prima Rubiales si era afferrato il cavallo in segno di vittoria nella sezione esclusiva dei posti con la regina Letizia di Spagna e la principessa Sofía di 16 anni in piedi nelle vicinanze. Anche se 'spinta' da più parti a difendere il presidente federale, la Hermoso con coraggio ha detto che non le è piaciuto quel bacio. Al suo fianco il sindacato nazionale dei giocatori che la rappresenta - che una volta era guidato proprio da Rubiales - che ha chiesto mercoledì che la sua condotta non rimanga impunita. Il presidente della Scuola Nazionale Allenatori di Calcio di Spagna (Cenafe), Miguel Galan si è addirittura recato alla procura di Madrid per denunciare le azioni di Rubiales.
Condanna anche da due mostri sacri della panchina come Carlo Ancelotti e Rafa Benitez. "E' un argomento delicato. Il suo comportamento non mi è piaciuto, è qualcosa che un presidente non dovrebbe fare", ha detto il tecnico del Real Madrid. "Tutti abbiamo visto comportamenti che non sono stati corretti e poi ci sono le autorità competenti per prendere decisioni", ha detto Benitez. Rubiales è anche vicepresidente della Uefa ed è stato il rappresentante più anziano dell'organismo calcistico europeo nella più importante partita del calcio femminile. La Federcalcio spagnola, che il 46enne Rubiales guida da cinque anni, terrà una riunione d'emergenza venerdì a Madrid, dove l'ordine del giorno prevede proprio lo spinoso caso del presidente. "Sono forte e ho la coscienza pulita", è quanto avrebbe detto Rubiales alla sua cerchia di collaboratori alla vigilia dell'assemblea straordinaria della Rfef. E' quanto fa sapere il quotidiano 'El Espanol'.
Rubiales ha trascorso la giornata lavorando e preparando l'Assemblea, ma non si aspettava la dichiarazione del sindacato della Futpro. E avrebbe anche confidato che Jenni Hermoso lo avrebbe difeso. "Dirà la verità, non ho fatto nulla di male", ha assicurato in diverse conversazioni, secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo. Non è chiaro se l'incontro rafforzerà il sostegno a Rubiales o risponderà alle pressioni diffuse da parte anche del governo spagnolo per rimuoverlo. Il ministro ad interim della Presidenza, Félix Bolaños, ha già affermato che il governo spagnolo si aspetta che la Federcalcio prenda provvedimenti contro Rubiales. Bolaños ha garantito che se questi provvedimenti non arriveranno "il Governo agirà". Anche il ministro della Cultura e dello Sport spagnolo, Miquel Iceta, ha affermato che il governo si aspetta "forza e chiarezza" nell'assemblea straordinaria di domani. "Ci aspettiamo un gesto chiaro e inequivocabile. Questa è la grande opportunità per il calcio spagnolo di dimostrare che non solo rispetta i diritti delle donne, ma che li difenderà", ha detto Iceta in un'intervista a Cadena Ser.
Alla domanda se si riferisse alle dimissioni, Iceta ha risposto che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità: "Le può assumere lo stesso presidente della Federazione o la Federazione stessa secondo i suoi protocolli. In ogni caso", ha aggiunto. Il Consiglio superiore dello Sport prenderà le sue decisioni a partire da lunedì. "Speriamo che i dirigenti della Federazione siano i primi a fare un gesto inequivocabile di uguaglianza e rispetto per le donne", ha aggiunto Iceta.