Ddl Boschi sulla riforma costituzionale: via libera finale alla Camera con 361 voti favorevoli e 7 contrari. Fuori dall'Aula le opposizioni.Il referendumLa riforma costituzionale non è stata approvata con la maggioranza dei due terzi, prevista dalla Costituzione per evitare il referendum. Così, in base all'articolo 138 della Carta, è possibile proporre un referendum costituzionale, da tenersi entro ottobre. Per convocarlo, sarà necessaria la richiesta di un quinto dei membri di una Camera, in alternativa le firme di 500mila elettori o di 5 Consigli regionali.

Dopo due anni di lavoro ,il Parlamento ha dato il via libera alla riforma costituzionale! Grazie a quelli che ci hanno creduto #lavoltabuona

— maria elena boschi (@meb) April 12, 2016 Le opposizioni lasciano l'AulaNetta la Lega Nord. "Non saremo complici di Renzi e del suo governo che usa questo testo, per altro incostituzionale, per fare passerella politica" ha detto il capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga. "È vergognoso che Renzi consideri il Parlamento come una succursale della direzione del Pd. Si fa vedere solo oggi ma quando era il momento di cambiare la legge, non ne abbiamo intravisto nemmeno l'ombra"."Il voto stesso con cui approviamo questa riforma è lesivo dei valori fondanti della democrazia, trasformandolo in un atto eversivo", ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. "Queste riforme Renzi le ha progettate come il suo disegno e noi ci impegneremo per smontarlo", ha concluso. Dopo l'intrevento di Brunetta, i deputati azzurri hanno lasciato l'emiciclo.Il deputato M5S Danilo Toninelli ha parlato in dichiarazione di voto in aula alla Camera, contro le riforme costituzionali. Accanto a lui, sui banchi dei 5 Stelle, pochi deputati pentastellati e tutti evidentemente scossi nella giornata della scomparsa di Gianroberto Casaleggio. I 5 Stelle non hanno partecipato al voto finale. FINE DEL BICAMERALISMO PARITARIO. Camera dei deputati e Senato della Repubblica hanno composizione e funzioni diverse. La Camera, con 630 deputati, rappresenta la Nazione ed è l'unica titolare del rapporto di fiducia con il Governo. Ha funzione di indirizzo politico e di controllo sull'attività del Governo IL NUOVO SENATO DEI 100. Cento (74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 componenti di nomina del presidente della Repubblica) saranno i senatori. I futuri senatori saranno scelti, in conformità alle decisioni assunte dagli elettori, dai consigli regionali per mezzo di una legge elettorale che dovrà essere varata entro 6 mesi dall'entrata in vigore della riforma costituzionale. Il termine decorrerà dopo che si sarà svolto il referendum confermativo. Le regioni avranno poi tre mesi (90 giorni) per adeguarsi. I cinque senatori scelti dal Colle dureranno in carica sette anni come il Capo dello Stato e non possono fare più di un mandato. Senatori a vita restano gli ex presidenti della Repubblica.DURATA DEL MANDATO E PREROGATIVE. La durata del mandato dei nuovi senatori è pari a quella degli organi delle istituzioni del territorio in cui sono stati eletti. Conservano l'immunità parlamentare e non ricevono alcuna indennità parlamentare, mantengono invece quella che hanno in qualità di sindaco o di consigliere regionale. Resta l'esercizio della funzione senza vincolo di mandato. IL NUOVO SENATO. Le leggi di rango costituzionale, il referendum, la legge elettorale restano bicamerali, come anche i trattati con l'Unione europea. Le altre leggi sono esaminate e approvate dalla Camera dei deputati che le trasmette al Senato. Questo può disporne l'esame se, entro dieci giorni, lo richiede un terzo dei suoi componenti. Il Senato può anche, a maggioranza assoluta, entro 30 giorni successivi, proporre modifiche al testo. Su queste è la Camera a pronunciarsi in via definitiva. Per bocciarle serve la maggioranza assoluta dei componenti.PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Per l'elezione del Colle il quorum necessario nelle prime tre votazioni è dei due terzi dei componenti l'assemblea. Dalla quarta votazione servono i tre quinti dell'assemblea. Dalla settima ai tre quinti dei votanti. Non sarà più il presidente del Senato a sostituire ad interim il Capo dello Stato. Toccherà al presidente della Camera.GIUDICI COSTITUZIONALI. I giudici della Corte Costituzionale che spetta al Parlamento nominare, 5 in tutto, saranno eletti separatamente da Senato e Camera: due li eleggerà il nuovo Senato, tre la Camera. Il quorum per essere eletti è dei due terzi dei componenti per i prim due scrutini, dal terzo basta la maggioranza dei tre quinti.