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In Gran Bretagna il governo del Conservatore Riski Sunak ha lanciato una vera e propria crociata contro il fumo. I parlamentari infatti hanno varato un piano che vieta a chiunque sia nato dopo il 2009 di acquistare sigarette, un provvedimento che sembra in dirittura di arrivo per essere tradotto in una legge.
Nonostante la maggioranza conservatore dei sostenitori dell'iniziativa, la misura non ha riscosso il favore unanime, proprio tra i tories si sono registrate alcune critiche da parte di diverse figure di spicco: su tutti i due ex primi ministri Liz Truss e Boris Johnson. La Truss ha considerato il divieto una limitazione della libertà personale. In ogni caso il disegno di legge sul tabacco e sui vaporizzatori è passato con 383 voti favorevoli e 67 contrari.
In questo caso il provvedimento del Regno Unito sarà tra i più severi al mondo. L'ispirazione viene dalla Nuova Zelanda che ha abrogato la prescrizione di legge successivamente, dopo un cambio di governo. L'obiezione rispetto a una decurtazione delle proprie libertà è stata contrastata dal Segretario alla Salute Victoria Atkins la quale ha sostenuto che «non c'è libertà nella dipendenza». La stessa Atkins parlando alla Camera dei Comuni ha detto che il piano creerà una generazione senza fumo.
Questa è l'intenzione ma la strada potrebbe essere in salita. La scorsa settimana, l'ex primo ministro Boris Johnson ha definito il divieto un idiozia: «Quando il partito di Winston Churchill vuole vietare i sigari, donnez-moi un break come si dice in Quebec, è semplicemente folle».
In totale, 178 parlamentari Tory hanno votato a favore del piano, e 57 contro. Anche il ministro degli Esteri Anne-Marie Trevelyan ha segnalato la sua opposizione, ma alla fine si è astenuta dal voto. Era una dei circa 106 Tories elencati come senza voto registrato, tra cui Penny Mordaunt, il leader della Camera dei Comuni. Ma non tutti si sono astenuti intenzionalmente, alcuni hanno ricevuto il permesso di non partecipare alla votazione per diversi motivi.
Le critiche erano anche prevedibili perché ai parlamentari conservatori è stata data la possibilità di un voto libero sul disegno di legge. Ma il pieno sostegno del fronte laburista ha assicurato che le misure avessero il lasciapassare.
Ci sono comunque ancora diversi passi da compiere per l'approvazione definitiva, servono infatti i voti alla Camera dei Lord, ma i tempi potrebbero concretizzarsi prima delle elezioni generali, previste nella seconda metà del 2024.
Paradossalmente il segretario ombra laburista alla salute e all'assistenza sociale, Wes Streeting, ha accusato Sunak di «mettere a rischio il disegno di legge» concedendo il voto libero «perché è troppo debole per opporsi all'ala Liz Truss del suo partito». Inoltre ha aggiunto: «Se avremo il privilegio di formare il prossimo governo, i laburisti attueranno questo divieto, i giovani di oggi sono ancora meno propensi a fumare di quanto non lo siano a votare conservatore».
Tra i conservatori ribelli l'idea è che fino a quando le persone non avranno capacità decisionale mentre crescono, devono essere protette, cosa che non è possibile per gli adulti. Attraverso però un divieto graduale di fumo si andrebbe a ledere il principio di uguaglianza di fronte alla legge. I sostenitori usano più o meno lo stesso argomento ma ribaltandolo di senso. La stragrande maggioranza dei fumatori inizia quando è giovane, dai sondaggi si evince che tre quarti di loro se potesse tornare indietro nel tempo non avrebbe iniziato.
Tutto sintetizzato dalle parole dell'ufficiale medico capo dell'Inghilterra, Sir Chris Whitty: «Ai dipendenti dal fumo viene tolta la libertà di scelta». I dati dicono che l'uso del tabacco è la principale causa di morte preventivabile nel Regno Unito, sono 80mila le vittime ogni anno. Inoltre, vengono ricoverati in ospedale pazienti con una condizione correlata al fumo (come malattie cardiache, ictus e cancro ai polmoni), statisticamente quasi ogni minuto.