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Elon Musk
Riportiamo di seguito alcuni stralci di un articolo pubblicato lo scorso 28 luglio dal New York Times: un’inchiesta con la quale il giornale statunitense rivela l’allarme globale per il monopolio assunto da Elon Musk nel campo della tecnologia internet via satellite realizzata dalla sua SpaceX, spiegando come questa stia influenzando anche le sorti della guerra in Ucraina.
Lo scorso 17 marzo, il generale Mark A. Milley, capo di stato maggiore dell’esercito americano, e il generale Valeriy Zaluzhnyi, leader delle forze armate ucraine, si sono sentiti al telefono per discutere dell’invasione russa in Ucraina. I due leader militari hanno discusso di sistemi di difesa aerea, condividendo valutazioni in tempo reale sul campo di battaglia e informazioni sulle perdite militari della Russia. Hanno parlato anche di Elon Musk.
Il generale Zaluzhnyi ha sollevato l’argomento relativo a Starlink, la tecnologia internet via satellite realizzata dalla società di razzi di Musk, SpaceX, come riportato da tre persone a conoscenza della conversazione.
Il generale Zaluzhnyi ha spiegato che le decisioni sul campo di battaglia dell'Ucraina dipendevano dall'uso prolungato di Starlink per le comunicazioni, e il suo paese voleva garantirsi l'accesso e discutere di come coprire il costo del servizio. Il generale ha anche chiesto se gli Stati Uniti avessero una valutazione di Musk, dati i suoi interessi economici tentacolari e le sue politiche torbide: una domanda a cui i funzionari americani non hanno dato risposta.
Musk, alla guida di SpaceX, Tesla e Twitter, è diventato il player dominante nello Spazio da quando ha costantemente accumulato potere nel campo strategicamente significativo della tecnologia internet via satellite. Ma a fronte di una scarsa regolamentazione e supervisione, lo stile imprevedibile improntato sulla sua personalità ha sempre più preoccupato i militari e i leader politici di tutto il mondo.
Dal 2019, Musk ha inviato quasi ogni settimana nello spazio razzi SpaceX, i quali trasportano in orbita decine di satelliti di “dimensione-divano”. I satelliti comunicano con i terminali sulla Terra, in modo da poter teletrasportare internet ad alta velocità in quasi ogni angolo del pianeta. Ad oggi, più di 4.500 satelliti Starlink sono nei cieli, e rappresentano oltre il 50 per cento di tutti i satelliti attivi. Hanno già iniziato a cambiare l'aspetto del cielo notturno, senza considerare che Musk punta ad averne in orbita ben 42mila nei prossimi anni.
(...) Starlink è spesso l'unico modo per ottenere l'accesso a Internet in zone di guerra, aree remote e luoghi colpiti da disastri naturali. È utilizzato in Ucraina per coordinare gli attacchi dei droni e la raccolta di informazioni. In Iran e Turchia gli attivisti hanno cercato di utilizzare il servizio per aggirare i controlli del governo. Il Dipartimento di Difesa Usa è un grande cliente Starlink, mentre altri militari, come in Giappone, stanno testando la tecnologia. Ma il controllo quasi totale di internet via satellite da parte di Musk ha sollevato l’allarme. Personalità infiammabile, le alleanze del 52enne sono confuse. Accolto come un genio dell'innovazione, Musk può decidere da solo di chiudere l'accesso a internet per un cliente o un paese, e ha la capacità di sfruttare le informazioni sensibili che il servizio Starlink raccoglie.
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Nessun evento ha dimostrato il potere di Starlink - e l'influenza di Musk - più della guerra in Ucraina. Più di 42mila terminali Starlink sono utilizzati al momento in Ucraina da militari, ospedali, imprese e organizzazioni umanitarie. Durante i bombardamenti russi dello scorso anno che hanno causato blackout diffusi, le istituzioni pubbliche ucraine si sono rivolte a Starlink per rimanere online. “Senza Starlink, non possiamo volare, non possiamo comunicare”, ha detto un vice comandante ucraino che si fa chiamare Zub, o Dente, e che ha deciso di restare anonimo per motivi di sicurezza.
Starlink è entrato in Ucraina nel febbraio 2022, al momento dell’invasione, quando un attacco informatico - in seguito attribuito alla Russia - ha abbattuto un sistema satellitare gestito dalla società di comunicazioni ad alta velocità Viasat che veniva utilizzato dai militari ucraini. Con le truppe e i comandanti messi offline, il Ministro della trasformazione digitale Fedorov ha inviato una richiesta di aiuto Musk. Il quale in poche ore lo contattò per confermare che Starlink era stato attivato in Ucraina. La tecnologia - trovata nelle foreste, nei campi, nei villaggi e montata sui tetti dei veicoli militari - ha dato all'esercito ucraino un grande vantaggio rispetto alle forze russe. Ha permesso a squadre di artiglieria, comandanti e piloti di guardare i filmati del drone chattando contemporaneamente online. I tempi di risposta tra l’individuazione del bersaglio e il colpo sferrato si sono ridotti da 20 minuti a circa uno, spiegano i soldati. “L'enorme numero di vite che Starlink ha aiutato a salvare può essere misurato in migliaia”, ha detto Fedorov. “Questa è una delle componenti fondamentali del nostro successo”.
Ma le preoccupazioni tra i funzionari ucraini e occidentali circa il controllo di Musk sulla tecnologia sono cresciuti, arrivando all’apice lo scorso autunno, quando questi ha fatto ripetutamente commenti sulla guerra che ha sollevato dubbi sull’impiego di Starlink in Ucraina. Nel mese di settembre, nel corso di un evento ad Aspen, in Colorado, al quale ha partecipato anche la speaker della Camera Nancy Pelosi, Musk ha proposto un piano di pace per l'Ucraina con il quale prevedeva che la Russia annettesse il territorio ucraino. Una proposta che ha indignato molti partecipanti.
Nell’ultimo periodo, sono sorte domande su chi avrebbe pagato per il servizio di Starlink in Ucraina. SpaceX aveva inizialmente coperto alcuni dei costi, insieme al finanziamento degli Stati Uniti e di altri alleati. Quello stesso mese, SpaceX disse al Dipartimento Usa che non poteva garantire l'accordo e chiese al Pentagono di prendere in carico il finanziamento. La società ha stimato un costo di quasi 400 milioni di dollari in 12 mesi, secondo una lettera di SpaceX riportata dalla CNN, che è stata verificata dal New York Times.
L'amministrazione Biden indicò un alto funzionario del Pentagono, Colin H. Kahl, per la mediazione. Come riporta un ex funzionario, il 7 ottobre Kahl ha chiamato Musk, il quale ha espresso il timore che l'Ucraina avrebbe usato Starlink non solo per difendersi, ma anche per condurre offensive che avrebbero potuto causare significative perdite militari russe. Kahl ha replicato che molte più persone in Ucraina avrebbero sofferto se Starlink fosse stato chiuso. Musk ha comunque disattivato l'accesso ad alcuni terminali Starlink in Ucraina.
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A differenza dei tradizionali appaltatori della difesa, le cui vendite di armi all'estero sono tipicamente effettuate attraverso il governo federale, Starlink è un prodotto commerciale. Che permette a Musk di agire in modi che a volte non si allineano con gli interessi degli Stati Uniti.(...) L'influenza di Musk è stata discussa anche altrove. (...) È improbabile che il suo dominio nello spazio sia eguagliato in tempi brevi. A maggio, Amazon era pronto a lanciare i suoi primi due satelliti in orbita, ma l’operazione è stata sospesa a causa di un problema emerso durante i test. Da allora, Musk ha inviato nello spazio almeno altri 595 satelliti Starlink.