Nella consueta conferenza stampa di fine anno, il presidente russo Vladimir Putin è stato intervistato dal suo "primo sosia": un Putin creato dall'intelligenza artificiale che in video gli ha posto due domande. "Hai molti gemelli?" e "qual è il tuo atteggiamento nei confronti dell'intelligenza artificiale?", chiede il Putin virtuale al leader del Cremlino. Putin risponde: "Puoi parlare come me e usare la mia voce, il mio tono, ma ho pensato che solo una persona può parlare come me e usare la mia voce, e questo sono io". "Per quanto riguarda l'IA, questo è il mio primo gemello", ha commentato Putin su cui da anni circolano voci su numerosi sosia che ne fanno le veci in diverse occasioni pubbliche.

“Quando i leader dell'intelligenza artificiale riconosceranno che rappresenta una minaccia, allora probabilmente inizieranno ad accordarsi come con la bomba atomica”, ha detto il presidente russo durante la conferenza stampa durata quattro ore. Impedirne lo sviluppo è impossibile e, anzi, bisogna lavorare per essere dei leader in questo settore, ha aggiunto. Tuttavia, “non si sa dove si andrà a finire” e, per questo motivo, qualora i “leader nel settore dovessero rendersi conto che stanno emergendo delle minacce, allora probabilmente sarà il caso di iniziare dei negoziati a livello internazionale, come è avvenuto nel caso del nucleare”.