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Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha confermato che il capo della milizia Wagner Yevgeny Prigozhin si trova in Bielorussia. "Sì, infatti, oggi è in Bielorussia", ha detto Lukashenko, "come ho promesso, se vuole rimanere con noi per un po' di tempo lo aiuteremo". Lo riporta Ria Novosti. I media ucraini avevano dato notizia dell'arrivo del jet privato di Prigozhin all'aeroporto militare di Machulishchi, vicino a Minsk. Il Cremlino non aveva però confermato. Il portavoce Dmitry Peskov aveva detto ai giornalisti: "Non ho tali dati e non posso dirvi nulla".
Putin: “Paese sull’orlo della guerra civile, ma la gente e l’esercito è con me”
Il presidente russo Vladimir Putin, nella sua prima uscita pubblica dopo l'ammutinamento, sabato scorso del gruppo Wagner, ha ammesso che il Paese è stato sull'orlo della "guerra civile" e, parlando all'esercito, l'ha ringraziato per aver agito "in maniera chiara e coerente" durante le convulse ore di sabato. Il leader russo ha nuovamente insistito sul fatto che la società è unita ("La gente e l'esercito non erano dalla parte degli ammutinati") e ha negato che fosse necessario ritirare i soldati schierati in Ucraina dal campo.
Putin - che parlava all'esterno del Cremlino, di fronte ai vertici dei servizi segreti e anche al ministro della Difesa, Sergei Shoigu- ha anche riconosciuto la morte di diversi piloti dell'esercito regolare durante l'ammutinamento (senza però dire quanti), chiedendo un minuto di silenzio per loro. Non ci sono informazioni ufficiali su quanti piloti siano morti, ma secondo alcuni blogger filo-russi ne sono periti almeno 13.
In un incontro con i militari del ministero della Difesa russo, Putin ha reso noto che il gruppo paramilitare Wagner era completamente finanziato dallo Stato russo. Il leader del gruppo Wagner, Evgenij Prigozhin, secondo Putin, effettuava il commercio militare con lo Stato, ed ha guadagnato 80 miliardi di rubli (867 milioni di euro) in un anno "fornendo cibo e servizi di ristorazione ai militari". Il presidente ha anche aggiunto che lo Stato ha pagato oltre 86 miliardi di rubli (932 milioni di euro) alla compagnia Wagner da maggio 2022 a maggio 2023. "Spero che nessuno abbia rubato qualcosa, ma ci occuperemo di tutto questo", ha concluso Putin, parlando della leadership di Wagner.