La Polonia ha annunciato il dispiegamento di circa 40.000 soldati lungo il confine orientale con Bielorussia e Russia. La decisione arriva dopo le incursioni di droni russi e alla vigilia delle manovre Zapad 2025, le esercitazioni militari congiunte russo-bielorusse che coinvolgeranno decine di migliaia di uomini. «La Polonia si prepara da mesi a Zapad 2025», ha spiegato il viceministro della Difesa Cezary Tomczyk, ricordando le esercitazioni condotte con 30.000 militari polacchi e truppe Nato. «Questa è un’esercitazione offensiva e risponderemo in modo adeguato», ha aggiunto.

Il presidente Karol Nawrocki, in visita a una base aerea di Poznan-Krzesiny, ha ribadito che il Paese «non si lascia intimidire dai droni russi», definendo l’ultima incursione «un tentativo di testare le nostre capacità». Il premier Donald Tusk, parlando alle truppe a Lask, ha rilanciato il progetto di modernizzazione delle forze armate e annunciato che la Polonia riceverà i primi jet da combattimento F-35 statunitensi nel 2026, parte di un programma che prevede 32 velivoli entro il 2030.

La crisi ha spinto i partner europei a rafforzare il fianco orientale della Nato. Berlino ha annunciato l’ampliamento della missione di air policing sulla Polonia e nuovi impegni di sostegno all’Ucraina, compreso il 19° pacchetto di sanzioni UE. Il presidente Emmanuel Macron ha reso noto lo schieramento di tre caccia Rafale a protezione dello spazio aereo polacco. «La sicurezza del continente europeo è la nostra priorità. Non cederemo all’intimidazione russa», ha dichiarato.