Ancora missili nella notte in Medio Oriente. L'esercito israeliano ha lanciato 400 attacchi contro il Libano, mentre Hezbollah ha lanciato razzi contro la base di Ramat David, vicino alla città di Haifa, nel più grande scontro a fuoco dall'inizio della guerra a Gaza. Israele ha lanciato un nuovo “attacco mirato” nel quartiere Dahieh, nella periferia sud di Beirut. Tra le vittime ci sarebbe, secondo quanto annunciato dallo stesso esercito israeliano e trapelato da alcuni funzionari libanesi, Ibrahim Aqil, comandante della Forza Radwan, le unità d’élite di Hezbollah. Considerato il vice di Fouad Shukr, ucciso in un raid israeliano sempre al Dahieh il 30 luglio scorso, sarebbe stato sorpreso dai missili dello Stato ebraico mentre teneva una riunione operativa con almeno altri 10 vertici della Forza Radwan, uccisi insieme a lui. Secondo Israele, stavano tramando “un piano per l’occupazione della Galilea” in cui prevedevano una sorta di “7 ottobre” per “razziare il territorio israeliano, occupare le comunità della Galilea, assassinare e uccidere innocenti”.

Gli attacchi di Hezbollah sono arrivati in risposta ai recenti assalti israeliani in Libano, che il gruppo ha descritto come un “brutale massacro” compiuto dalle forze israeliane martedì e mercoledì (attacchi con cercapersone e walkie-talkie). Lo riporta la tv libanese Lcbi. Hezbollah ha preso di mira il complesso di industrie militari Rafael, situato nel nord di Haifa. Il gruppo ha riferito di aver lanciato decine di “razzi Fadi 1, Fadi 2 e Katyusha” contro il sito intorno alle 6.30 del mattino”. 

Militari israeliani hanno fatto irruzione nella sede di Al Jazeera a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, ordinando all’ufficio di chiudere. Al Jazeera ha trasmesso in diretta sul suo canale in lingua araba un filmato delle truppe israeliane che ordinavano la chiusura dell’ufficio per 45 giorni. Un soldato israeliano ha detto al capo della sede locale dell’emittente, Walid al-Omari, nel filmato in diretta: «C’è una sentenza del tribunale che prevede la chiusura di Al Jazeera per 45 giorni. Le chiedo di prendere tutte le telecamere e di lasciare l’ufficio in questo momento». Al-Omari ha poi raccontato che le truppe israeliane hanno iniziato a confiscare documenti e attrezzature dell’ufficio, mentre nell’area si vedevano e si sentivano gas lacrimogeni e spari. Al Jazeera ha denunciato la mossa mentre continuava a trasmettere in diretta da Amman, nella vicina Giordania. Il network ha poi mandato in onda quelle che sembravano essere truppe israeliane che stavano strappando uno striscione su un balcone che portava l’immagine di Shireen Abu Akleh, una giornalista palestinese-americana uccisa dalle forze israeliane nel maggio 2022.

Sabato le forze israeliane hanno ucciso almeno 30 palestinesi a Gaza, tra cui 22 sfollati, in un attacco alla scuola Zeitoun nella città di Gaza.

Almeno 41.391 persone sono state uccise e 95.760 ferite nella guerra di Israele a Gaza. In Israele, il numero di coloro che sono stati uccisi negli attacchi guidati da Hamas il 7 ottobre è stato di almeno 1.139, mentre più di 200 persone sono state fatte prigioniere.