«Non ci sarà il cessate il fuoco senza il ritorno dei nostri ostaggi, lo diciamo sia ai nostri nemici che ai nostri amici. Noi Continueranno finché non li batteremo». È un no secco quello del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che rifiuta ogni proposta di pace umanitaria a Gaza, nonostante la richiesta sia stata avanzata anche degli Stati Uniti. Stamattina a Ramallah si è tenuto l’incontro tra il segretario di Stato Usa Blinken e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas. «La sicurezza e la pace si ottengono ponendo fine all’occupazione israeliana del territorio dello Stato di Palestina, con la sua capitale Gerusalemme Est, ai confini del 1967», ha detto Abbas. Almeno 51 persone sono morte e decine sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Maghazi.

Israele, Hamas usa ospedali Gaza per mascherare sue attività

In un briefing ai media internazionali, il portavoce dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha rivelato nuove informazioni di intelligence e prove che dimostrerebbero l’uso da parte di Hamas delle strutture mediche nella Striscia di Gaza per coprire le proprie attività. Hagari ha presentato un video che mostra un ingresso sotterraneo dell’ospedale Sheikh Hamad, che secondo lui si collega alla rete di tunnel di Hamas. Un altro video mostra uomini armati di Hamas che aprono il fuoco contro le forze israeliane dall’ospedale. «Se non bastasse che abbiamo scoperto un tunnel sotto l’ospedale, i terroristi hanno anche sparato ai nostri soldati dall’interno dell’ospedale», ha affermato Hagari, aggiungendo che l’Idf avrebbe informazioni su una rete di tunnel sotto il cosiddetto ospedale indonesiano, nonché immagini aeree che mostrano lanciarazzi a poche decine di metri dal complesso. L’ospedale indonesiano sarebbe «sistematicamente» usato da Hamas «per mascherare la sua infrastruttura terroristica sotterranea», ha detto Hagari, che ha anche presentato intercettazioni di chiamate tra funzionari di Hamas da cui emergerebbe l’utilizzo delle riserve di carburante che appartengono all’ospedale indonesiano. L’Idf aveva in precedenza accusato Hamas di avere la sua base operativa principale sotto l’ospedale Shifa, il più grande centro medico di Gaza, e di accumulare carburante per scopi terroristici.

Attacchi estesi a Gaza e nel nord della Striscia di Gaza

Circolano su Telegram immagini di attacchi in corso nella striscia di Gaza da parte delle Forza di difesa di Israele. Secondo i rapporti, gli attacchi vengono effettuati dal cielo, dal mare e dalla terra nella città di Gaza e nel nord della Striscia. Le aree includono Tel Al-Hawa, Zeytun, Shujaiyeh, Albasara, Rimal, al-Nasser e Karama. La società palestinese di telecomunicazioni Paltel ha affermato che le comunicazioni e i servizi Internet sono stati nuovamente interrotti a Gaza. Lo ha confermato anche l'organizzazione NetBlock, a monitorare la sicurezza durante la navigazione in Internet e il controllo esercitato su di essa dai vari governi. «I dati di rete in tempo reale mostrano un nuovo collasso della connettività nella Striscia di Gaza con un forte impatto su Paltel, l'ultimo grande operatore rimasto che serve il territorio; è il terzo blackout delle telecomunicazioni dall'inizio del conflitto», afferma NetBlock su X.

L'Idf: ingresso a Gaza entro 48 ore

L'Idf stima che le forze nella Striscia di Gaza circonderanno completamente Gaza City entro 48 ore e inizieranno a combattere all'interno della città affollata. Lo riporta Haaretz. Lo scopo dell'operazione sarà quello di raggiungere gli agenti di Hamas che sono stati spinti nella città e di distruggere i tunnel e le istituzioni militari e civili di Hamas.

L'Idf ritiene che sia possibile raggiungere l'obiettivo del governo di distruggere Hamas, ma che ciò richiederà un lungo periodo di tempo: da alcuni mesi a un anno, o anche di più. Per liberare l'area dai terroristi, secondo i loro calcoli, è necessario agire in modo approfondito e relativamente lento.

L'Idf ha anche affermato che in questa fase le forze si asterranno dall'entrare nei tunnel, partendo dal presupposto che siano trappole esplosive. Ogni tunnel viene quindi gestito dall'esterno da forze speciali per evitare di mettere i soldati in pericolo immediato e consentire che i tunnel vengano gestiti in una fase successiva. In alcuni casi, se l’intelligence lo indica opportuno, l’aeronautica colpirà il tunnel dall’alto, neutralizzando chiunque si trovi all’interno.

In questa fase, l'Idf non ha dato ordine alle forze di iniziare ad operare nell'ospedale di Shifa, dove, secondo le valutazioni dell'intelligence, si nascondono molti esponenti di spicco di Hamas. Alti funzionari dell'Idf hanno affrontato la questione e non hanno escluso un'operazione militare presso l'ospedale se ce ne fosse l'opportunità.