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Sono una cinquantina nel persone naufragate nel mar Mediterraneo. Tra loro anche diverse donne e almeno un bambino. A raccontarlo sono stati i naufraghi tratti in salvo dalla nave Ocean Viking, della ong Sos Mediterranee contattata telefonicamente da LaPresse. La nave di soccorso ha individuato nella giornata di mercoledì, con un binocolo, un gommone sgonfio ad una distanza di circa 2 miglia da sè, e in precarie condizioni di galleggiamento. Scattati immediatamente i soccorsi, gli operatori della Ocean Viking hanno tratto in salvo 25 persone – tutti uomini – in precarie condizioni di salute.
Molti presentavano ustioni da carburante e sintomi di ipotermia. Per due di loro, in condizioni di incoscienza, si è resa necessaria l’evacuazione con l’elicottero della Guardia Costiera. I naufraghi hanno raccontato di avere fatto parte di un gruppo di almeno 75 persone partito una settimana fa dalle coste della Libia.
Tra i dispersi – riferisce sempre la ong – ci sono diverse donne e almeno un bambino. Tra i superstiti invece ci sono 12 minori, due dei quali under 13. La nave, che adesso sta facendo rotta verso la terraferma, ieri sera è intervenuta per un altro soccorso che ha consentito il salvataggio di 110 persone che si trovavano su una imbarcazione di legno.
«È stato necessario attivare il piano d’emergenza medico di massa al fine di curare i sopravvissuti, tutti in condizioni di estrema vulnerabilità fisica e mentale», ha scritto Sos Méditerranée sui social.