La Russia potrebbe adottare misure nel campo della deterrenza nucleare se gli Stati Uniti dispiegheranno missili a corto e medio raggio in Europa e in Asia. Lo ha riferito il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov intervistato dalla Ria Novosti. «Gli Stati Uniti e la Nato sono pienamente coinvolti nel conflitto in Ucraina e non si fermeranno davanti a nulla», ha aggiunto. «Tuttavia, speriamo che le esercitazioni russe e bielorusse in corso sull’uso di armi nucleari non strategiche diano ai nostri avversari una pausa di riflessione, ricordando loro le conseguenze catastrofiche che potrebbero derivare da un’ulteriore escalation nucleare», ha detto Lavrov.

«Gli Stati Uniti continuano a gettare benzina sul fuoco del conflitto in Medio Oriente. Gli americani continuano a parlare pubblicamente del loro impegno per una giusta soluzione al problema palestinese. Allo stesso tempo, in pratica, aggiungono generosamente benzina sul fuoco dello scontro armato», ha osservato Lavrov. Il capo della diplomazia russa ha quindi sostenuto che Washington ha bloccato per sei mesi l’adozione di una decisione sul cessate il fuoco da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dando sostanzialmente il «via libera» alla distruzione della Striscia di Gaza. Inoltre, a marzo, quando «gli americani sono stati costretti ad astenersi dal voto e il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato una risoluzione che chiedeva la fine delle ostilità, il rappresentante statunitense ha dichiarato senza ombra di imbarazzo che il documento del Consiglio di Sicurezza dell’Onu non era vincolante», ha sottolineato Lavrov.