Sono state riportate in Libia le 250 persone per le quali Alarm Phone aveva lanciato venerdì scorso un sos. Il vecchio peschereccio sovraccarico e alla deriva era stato avvistato dall'alto da Seabird, il velivolo di ricognizione di Sea Watch, che ha assistito all'intercettazione dei naufraghi da parte delle milizie libiche. «Sono state riportate con la forza in Libia dalla zona di ricerca e soccorso di Malta. Ora sono imprigionati a Bengasi - dice Alarm Phone -. Temiamo che subiranno abusi più violenti. Speriamo che un giorno raggiungano un posto dove possano vivere in sicurezza. Questi crimini in mare devono finire».

A confermare il respingimento è anche Sea Watch. «Il loro diritto a un porto sicuro in Europa è stato negato! Ora sono in Libia, un Paese che non è un luogo sicuro per le persone soccorse in mare», accusa l'ong.