Il dato fa sperare in meglio: il dato dei decessi, pur drammatico, non era così basso dall'8 marzo scorso, proprio nelle ore in cui il governo decideva di chiudere tutto. E così oggi sono stati 153 i morti - dato che fa lievitare fino a il totale a 31.763 il numero totale dei decessi -, mentre il totale di persone che hanno contratto il virus dall'inizio dell'emergenza è arrivato a 224.760. Sono 875 i nuovi casi rispetto a ieri, mentre il numero totale di persone attualmente positive è di 70.187, con una decrescita di 1.883 casi rispetto a ieri. Tra le persone attualmente malate, 775 si trovano ricoverate in terapia intensiva, ovvero 33 in meno rispetto a ieri, mentre sono 10.400 quelle ricoverate con sintomi, con una diminuzione di 392 pazienti rispetto a ieri. La maggior parte - ovvero l'84% - si trova in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi: 59.012 persone.  Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 122.810, con un incremento di 2.605 persone rispetto a ieri. Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 27.679 in Lombardia, 10.702 in Piemonte, 5.852 in Emilia-Romagna, 4.162 in Veneto, 2.943 in Toscana, 2.533 in Liguria, 4.022 nel Lazio, 2.657 nelle Marche, 1.710 in Campania, 2.104 in Puglia, 345 nella Provincia autonoma di Trento, 1.659 in Sicilia, 680 in Friuli Venezia Giulia, 1.423 in Abruzzo, 343 nella Provincia autonoma di Bolzano, 81 in Umbria, 415 in Sardegna, 75 in Valle dAosta, 474 in Calabria, 215 in Molise e 113 in Basilicata.