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MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO IL GENOCIDIO A GAZA, MANIFESTANTI, BANDIERE, CORTEO
Un gesto di solidarietà che attraversa le toghe e unisce il mondo della giustizia. A Roma, presso l’Istituto Sturzo, sette associazioni di magistrati, avvocati e procuratori dello Stato hanno aderito ufficialmente all’Accordo di collaborazione firmato il 24 settembre scorso tra l’Associazione nazionale magistrati (Anm) e Unicef Italia, nato per promuovere iniziative concrete a favore dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’obiettivo principale è sostenere la campagna di raccolta fondi per i bambini e le bambine di Gaza, che continuano a vivere in condizioni drammatiche. L’adesione rappresenta un segnale unitario del mondo giudiziario italiano, deciso a mettere le proprie competenze e la propria autorevolezza al servizio della solidarietà internazionale.
Le associazioni firmatarie
A sottoscrivere l’accordo sono state Anma (magistrati amministrativi), Amcds (magistrati del Consiglio di Stato), Co.N.M.A. (nuova magistratura amministrativa), Anmt (magistrati tributari), Auaps (avvocati e procuratori dello Stato), Ammi (magistrati militari) e Amt (magistrati tributari). Alla firma erano presenti il presidente dell’Unicef Italia Nicola Graziano, il segretario generale dell’Anm Rocco Maruotti e i rappresentanti delle associazioni aderenti.
Le parole di Parodi e Graziano
«Ribadiamo il nostro impegno sociale all’interno di una collaborazione più ampia con i colleghi di tutte le magistrature, che ringrazio per la disponibilità e il confronto proficuo. Mettiamo al centro un’iniziativa solidale rivolta ai bambini di Gaza, che vivono un dramma quotidiano. È la nostra piccola parte al fianco di Unicef», ha dichiarato il presidente dell’Anm Cesare Parodi. Sulla stessa linea il presidente dell’Unicef Italia Nicola Graziano, che ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto: «Un milione di bambini, per oltre due anni, hanno sopportato gli orrori quotidiani di sopravvivere nel luogo più pericoloso al mondo, riportando ferite, paura, perdite e dolore. Ora dobbiamo fare in modo che gli aiuti umanitari possano aumentare e raggiungere la Striscia di Gaza in modo sicuro, rapido e senza ostacoli».


