Le minacce di ritorsioni da parte dell'Iran contro Israele stanno provocando un aumento della tensione in Medio Oriente, mentre i negoziati per una tregua a Gaza sono fermi in attesa di risposte da parte dei contendenti Israele e Hamas all'ultima proposta dei mediatori.

L’intelligence Usa ha avvertito Tel Aviv, sostenendo che il regime iraniano colpirà Israele nelle prossime 24-48 ore: annunciata anche la limitazione degli spostamenti in Israele del personale diplomatico statunitense e dei membri delle loro famiglie. Nel contesto di "escalation" con l'Iran, il generale americano responsabile del Medio Oriente, Michael Erik Kurilla, è in Israele per discutere con i vertici militari del Paese delle "minacce alla sicurezza nella regione".

La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato una piu' ampia sospensione dei suoi voli da e per Teheran, "probabilmente fino a sabato", proprio in seguito all'aumento delle tensioni fra i due Paesi mediorientali. Il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, il cui paese, nemico di Israele, sostiene Hamas, ha indicato che Israele sarà "punito" dopo l'attacco del primo aprile in Siria, che ha distrutto il consolato iraniano a Damasco e ha causato la morte di 16 persone, tra cui sette membri del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie, l'esercito ideologico della Repubblica islamica. "Se l'Iran effettua un attacco dal suo territorio, Israele risponderà e attaccherà l'Iran", ha risposto in persiano il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz.

Durante colloqui telefonici con i suoi omologhi tedeschi, australiani e britannici, il capo della diplomazia iraniana, Hossein Amir-Abdollahian, ha parlato della "necessità" che Teheran risponda all'attacco contro il suo consolato a Damasco, cercando di "evitare le tensioni". L'Iran, ha detto ai suoi interlocutori occidentali, "non sta cercando di ampliare la portata della guerra", ha scritto su X. La Casa Bianca ha dichiarato di aver "avvertito" l'Iran, mentre il segretario di Stato Antony Blinken ha parlato al telefono con le controparti cinesi, turche e saudite, invitandole a fare pressione su Teheran contro qualsiasi attacco contro Israele.