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Nel trentottesimo giorno di ostilità, l’Ucraina rivendica il controllo dell’intera regione di Kiev. Il ritiro russo dalle aree intorno alla capitale ha consentito all’esercito ucraino di riconquistare numerosi sobborghi teatro nelle scorse settimane di furiosi combattimenti. A Nord Ovest, dopo Irpin, sono state liberate Gostomel, sede di un aeroporto strategico, e Bucha, dove sono stati reperiti venti cadaveri in abiti civili sparsi per una strada residenziale, hanno constatato i cronisti di France Presse. Le dinamiche della morte non sono ancora chiare: uno dei corpi è stato trovato con le mani legate e un altro presentava una grave ferita alla testa. Secondo le autorità locali, sono stati tutti uccisi con uno sparo alla nuca. Il sindaco della cittadina, Anatoly Fedorouk, ha spiegato ai giornalisti che 280 persone hanno dovuto essere sepolte in fosse comuni. È tornata in mano ucraina anche Brovary, città chiave a Est di Kiev. Secondo le autorità ucraine, i russi hanno piazzato mine durante la ritirata. È stata infine eretta di nuovo la bandiera ucraina sulla centrale nucleare dismessa di Chernobyl, dalla quale gli uomini di Mosca si sono ritirati ieri, rientrando in Bielorussia. Secondo Kiev, molti di loro potrebbero essere stati contaminati.
Il punto
In totale, secondo il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, sono oltre trenta gli insediamenti nella regione della capitale riconquistati dalle forze ucraine. Arestovych, nel suo quotidiano bollettino televisivo, si è detto fiducioso che Kiev riuscirà a recuperare anche Mariupol e i territori nell’Est e nel Sud caduti in mano ai russi, avvertendo però che «non sarà facile». L’esercito di Mosca continua a concentrare i suoi sforzi nel Donbass e nell’area intorno a Kherson, unica grande città in mano ai russi, ora obiettivo di un contrattacco ucraino. Intensi scontri sono stati segnalati in particolare nel Lugansk, dove entrambe le parti in lotta si sono accusate a vicenda di aver colpito obiettivi civili. Proseguono invece su un fronte più vasto gli attacchi aerei e missilistici. Un deposito di carburante è stato colpito a Kremenchuk, nel centro del Paese, mentre nella regione di Dnipropetrovsk un missile è caduto su una ferrovia, bloccando il traffico su rotaia. Il portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov, ha confermato che un attacco missilistico contro Myrhorod, nella regione della Poltava, ha reso «non operativo» un aeroporto militare. Secondo Konashenkov, gli attacchi aerei russi oggi avrebbero colpito 28 installazioni militari ucraine, tra cui il quartier generale della Difesa nella città di Kharkiv dove, secondo le autorità locali, è stato bombardato anche un ospedale. Sul versante Sud Ovest, il governo moldavo ha smentito le informazioni, diffuse dallo stato maggiore ucraino, secondo le quali erano state mobilitate le truppe russe in Transnistria, regione separatista filorussa fuori dal controllo di Chisinau. La Transnistria si trova a Ovest di Odessa e potrebbe essere utilizzata da Mosca come fronte alternativo per attaccare la città portuale, dopo il fallimento dei ripetuti tentativi russi di aggirare Mykolaiv, a Est.
Zelensky: «L'unico risultato che accetteremo è la vittoria»
«Non cederemo a scambi con il nostro territorio, la questione dell’integrità territoriale e della sovranità è fuori discussione». Lo ha detto Volodymyr Zelensky nell’intervista a Fox News, rispondendo alla domanda se sia disposto a cedere parte del territorio ucraino alla Russia in cambio della pace. «La questione è quando finirà - ha aggiunto riferendosi alla guerra - è una domanda profonda, è una domanda dolorosa. Ma a parte la vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato». Riguardo poi ai negoziati per un accordo di pace, Zelensky ha ribadito che Kiev chiede l’impegno da parte di «nazioni leader» che la sicurezza dell’Ucraina sarà protetta.
Nord, Kiev
L’esercito ucraino sostiene di aver ripreso il controllo di 29 insediamenti nelle regioni di Kiev e in quella settentrionale di Chernihiv, dove però le autorità hanno denunciato saccheggi da parte dei soldati di Mosca. Nel suo ultimo video messaggio, diffuso alle prime ore del mattino, il presidente Volodymyr Zelensky ha avvertito la popolazione: nella ritirata, il nemico sta creando «un completo disastro», lasciando mine «sull’intero territorio», comprese case e cadaveri. In questa stessa area, le forze ucraine hanno rivendicato il controllo dei villaggi di Sloboda e Lukashivka, a sud di Chernihiv.
Centro e Mariupol
Nell’Ucraina Centrale, i missili russi hanno colpito questa mattina le città di Poltava e Kremenchuk, danneggiando le infrastrutture e gli edifici residenziali, come ha reso noto il governatore regionale. Il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, ha spiegato che l’aviazione delle forze aerospaziali russe ha distrutto gli aeroporti militari di Poltava e Dnepropetrovsk con missili ad alta precisione. L’attenzione rimane puntata sulla città martire di Mariupol, sotto assedio, e sulla regione di Kherson, dove gli ucraini hanno affermato di aver liberato 11 località. Un convoglio della Croce Rossa diretto a Mariupol cercherà di nuovo di evacuare i civili, mentre le forze russe sembravano riorganizzarsi per nuovi attacchi nel Sud-Est.
I russi si spostano a Est
Il presidente Zelensky ha ammesso che la situazione militare nell’Est del Paese rimane estremamente difficile: ha ripetuto gli avvertimenti secondo cui la Russia starebbe preparando duri attacchi nella regione del Donbass e a Kharkiv. «Lungo l’asse orientale, l’Ucraina ha riconquistato diversi villaggi», ha fatto sapere il ministero della Difesa, «le nostre forze si sono assicurate il controllo di una direttrice chiave a Kharkiv, dopo pesanti combattimenti». Questo segue la liberazione di Trostyanets, nei pressi di Sumy, all’inizio di questa settimana«. Secondo l’American Institute for the Study of War (Isw), a Est «in 24 ore le forze russe non sono riuscite a conquistare alcun territorio», mentre il ministero della Difesa russo rivendica la conquista della »gran parte« di Novobakhmutovka, a Nord di Donetsk. Il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, intanto ha denunciato bombardamenti russi nella notte che hanno colpito edifici residenziali nella città di Lysychansk e nella vicina Toshkivka. Per ora non vi è un bilancio di vittime o feriti. Le milizie filo-russe di Lugansk, intanto, sostengono che solo nelle ultime 24 ore le forze ucraine hanno perso oltre40 soldati nei combattimenti. Missili su Odessa Tre missili Iskander lanciati dalla penisola della Crimea annessa alla Russia hanno colpito un insediamento nella regione di Odessa. Lo afferma Maksym Marchenko, capo dell’amministrazione militare della regione, citato dalla Cnn. «Ci sono vittime», ha aggiunto. Due città dell’Ucraina centro-orientale, nella regione di Poltava, sono state colpite da missili la notte scorsa e questa mattina. Lo ha fatto sapere sui social network il governatore della regione, Dmitry Lunin, secondo quanto riportato dalle testate locali. I missili sono caduti su «infrastrutture e abitazioni» nel capoluogo Poltava, 280 mila abitanti, e a Kremenchuk, 210 mila. Non ci sono informazioni su eventuali civili coinvolti.
Lo scambio di prigionieri
Ieri c’è stato uno scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia, secondo le informazioni arrivate da Kiev che avrebbe "ricevuto" 86 suoi uomini. Crisi umanitaria Sul fronte della crisi umanitaria, sono 2.437.000 le persone scappate verso la Polonia dall’inizio della guerra, secondo la Guardia di frontiera polacca, che segnala un aumento dei flussi di ritorno verso l’Ucraina: 421.000 persone sono rientrate attraverso il confine polacco dall’inizio del conflitto. Solo ieri, i rientri sono stati 15.000. Sono già otre 10 milioni gli ucraini che hanno lasciato le loro case; di questi, 4 milioni sono riparati nei Paesi confinanti e altri 6,5 milioni sono gli sfollati interni, secondo le Nazioni Unite. L’Unesco, infine, ha reso noto che almeno 53 siti di importanza culturale nel Paese sono stati danneggiati dall’inizio della guerra, tra cui 29 chiese.
Il bilancio delle vittime
Sono almeno 158 i bambini morti dall’inizio del conflitto in Ucraina, e 254 i feriti: le cifre sono state diffuse dall’ufficio del procuratore generale di Kiev attraverso i canali Telegram del governo. Dei 412 bambini colpiti, 75 si trovavano a Kiev, 71 a Donetsk, 56 a Kharkiv, 46 a Chernihiv, 31 a Mykolaiv e altrettanti a Lugansk; non ci sono dati precisi sulla situazione di Mariupol, ancora di difficile valutazione.
Carri armati Usa a Kiev
L’amministrazione Biden lavorerà con gli alleati per fornire carri armati di fabbricazione sovietica alle difese ucraine nella regione orientale del Donbass. Lo riporta il New York Times che cita un funzionario americano. La decisione di agire come intermediario per sostenere il trasferimento dei carri armati di fabbricazione sovietica, che le truppe ucraine sanno come usare, arriva in risposta a una richiesta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. È la prima volta, da quando è scoppiata la guerra, che gli Stati Uniti intraprendono un’iniziativa per sostenere la fornitura di carri armati. Il funzionario ha annunciato, inoltre, che i trasferimenti sarebbero iniziati presto ma ha rifiutato di dire quanti carri armati sarebbero stati inviati o da quali Paesi sarebbero arrivati. Consentiranno all’Ucraina di condurre attacchi di artiglieria a lungo raggio contro obiettivi russi nel Donbass, ha spiegato.
Probabile visita del Papa a Kiev
Papa Francesco sta prendendo in considerazione l’ipotesi di un viaggio a Kiev, in Ucraina. Durante il volo per Malta, come riporta Vatican News, il Papa, alla domanda di un cronista, ha risposto che quella di un eventuale suo viaggio a Kiev è una proposta sul tavolo. «Pensavamo che invasioni di altri Paesi, brutali combattimenti nelle strade e minacce atomiche fossero ricordi oscuri di un passato lontano. Ma il vento gelido della guerra, che porta solo morte, distruzione e odio, si è abbattuto con prepotenza sulla vita di tanti e sulle giornate di tutti - dice il Pontefice-. E mentre ancora una volta qualche potente, tristemente rinchiuso nelle anacronistiche pretese di interessi nazionalisti, provoca e fomenta conflitti, - osserva Francesco- la gente comune avverte il bisogno di costruire un futuro che, o sarà insieme, o non sarà. Ora, nella notte della guerra che è calata sull’umanità, non facciamo svanire il sogno della pace».
Mosca mobilita le truppe in Transnistria
Lo stato maggiore dell’Ucraina avvisa che la Russia sta effettuando un «ridispiegamento» delle sue forze concentrate in Transnistria, l’entità separatista della Moldova, che confina con l’Ucraina. «Abbiamo notato un ridispiegamento delle truppe russe e le divisioni della autoproclamata repubblica di Transnistria per portare a termine azioni di provocazione, dimostrare la preparazione per un’offensiva e possibili azioni militari contro l’Ucraina», si legge in un comunicato dei militari ucraini diffuso dal portale di notizie Topor.
Bucha, «300 cadaveri nelle fosse comuni»
Quasi 300 persone hanno dovuto essere sepolte in fosse comuni nella città di Bucha. Lo ha dichiarato a France Presse Anatoly Fedorouk, sindaco della cittadina a Nord Ovest di Kiev, riconquistata dalle forze ucraine.