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Una Piazza San Pietro gremita ha accolto questa mattina le parole di Papa Leone XIV, che durante l’Angelus — al termine della messa per la proclamazione di San John Henry Newman a Dottore della Chiesa — ha invitato i fedeli a riscoprire la forza della fraternità e della speranza in un tempo segnato da conflitti e diseguaglianze.
«Oggi sentiamo ancora più forte e doloroso il contrasto con i drammi che la famiglia umana sta soffrendo a causa delle ingiustizie e delle guerre, e tanto più impellente sentiamo il dovere di essere costruttori di fraternità», ha affermato il Pontefice, rivolgendosi alle migliaia di persone riunite in piazza.
Nel giorno di Ognissanti, il Papa ha ricordato il mistero della comunione dei santi, «che oggi respiriamo a pieni polmoni» e che, ha spiegato, «ci ricorda qual è il destino finale dell’umanità: una grande festa in cui si gioisce insieme dell’amore di Dio, presente tutto in tutti, che si riconosce ammirando la bellezza multiforme dei volti, tutti diversi e tutti somiglianti al volto di Cristo».
Un messaggio di unità e di speranza, che Leone XIV ha voluto estendere anche al mondo dell’educazione, nel giorno conclusivo del Giubileo del Mondo Educativo. Durante la messa celebrata in Piazza San Pietro, il Papa ha esortato insegnanti, studenti e operatori a non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà di un tempo «oscurato da tante ingiustizie e incertezze», ma a reagire «disarmando le false ragioni della rassegnazione e dell’impotenza». «Vi incoraggio — ha aggiunto — a fare delle scuole, delle università e di ogni realtà educativa, anche informale e di strada, le soglie di una civiltà di dialogo e di pace».
Al termine della celebrazione e dell’Angelus, il Pontefice si è intrattenuto con i fedeli nel consueto bagno di folla, attraversando la piazza a bordo dell’auto scoperta e salutando pellegrini provenienti da tutto il mondo.
Un momento particolarmente significativo della giornata è stato il riferimento allo storico incontro di preghiera con Re Carlo III nella Cappella Sistina, definito dal Papa «un segnale nella giusta direzione, quella verso l’unità dei cristiani». Rivolgendosi alla delegazione britannica presente in piazza, guidata dall’arcivescovo di York Stephen Cottrell, Leone XIV ha sottolineato come la proclamazione di San John Henry Newman rappresenti «un motivo di gioia condivisa». «Dal cielo — ha concluso — egli accompagni il cammino dei cristiani verso la piena unità».


