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Se oltre le Alpi non aleggiasse un clima da caccia alle streghe verrebbe da liquidare il tutto con una risata e passare oltre. Purtroppo Manuel Valls non perde occasione per alimentare la sua piccola crociata contro la comunità musulmana francese nella versione che più lo intriga: il gendarme dei costumi. L'ultima uscita pubblica del premier francese sull'argomento poi rasenta il pittoresco. Intervenendo in una riunione della maggioranza di governo a Colomiers (Tolosa), Valls ha pronunciato un vibrante discorso contro «il totalitarismo islamista» ed è ritornato sulla tossica polemica del burquini. A modo suo, però. Convinto che la Francia sia una nazione «che ha un messaggio da portare al mondo», Valls cita la Marianne, il simbolo della République immortalato da Eugène Delacroix nel celebre dipinto a olio "La libertà guida il popolo". La tela mostra una donna che a seno nudo conduce i parigini alla battaglia contro Carlo X di Borbone: «Marianne ha il seno nudo perché non è velata, perché nutre il popolo, perché è una donna libera. Questa è la Repubblica! ». L'affermazione di Valls è stata accolta con un certo imbarazzo dalle ministre dell'Educazione e della Sanità Najat Vallaud Belkace e Marisol Touraine che, presenti in sala, non hanno applaudito. Le stesse ministre che si erano dissociate dalle esternazioni a favore delle ordinanze anti-buquini. Molto più sferzante la reazione di storici e accademici. Su tutti Mathilde Larrère, docente all'Università di Parigi Est esperta di storia della Rivoluzione che con un tweet assassino (diventato virale) replica così: «Il seno nudo è un codice artistico che segue il modello delle allegorie antiche. Il quadro rappresenta la libertà e non la Repubblica, Délacroix infatti non era repubblicano, all'epoca le donne erano trattate come minorenni e non potevano votare, Valls è un cretino! ».