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Quattro squadre con un unico sogno, quello di riuscire a vincere Euro 2016, il torneo che si sta avviando a conclusione e che il prossimo 10 luglio emetterà il suo verdetto finale a Saint Denis. Quattro squadre con un unico obiettivo, quello di far gioire i tanti tifosi che seguono le loro gesta, sugli spalti o, più comodamente, davanti alla televisione. Quattro squadre che hanno addosso una grande pressione, quella di non poter fallire a pochi metri dal traguardo tanto agognato e inseguito per due anni. Purtroppo tra queste quattro squadre non c'è l'Italia di Antonio Conte (che presto passerà il timone al suo successore Ventura), eliminata a testa alta da un torneo che l'ha vista comunque grande protagonista e nel quale la nostra nazionale è andata sicuramente al di là di ogni più ottimistica previsione. Quello azzurro, di sogno, è andato in frantumi contro i campioni del mondo della Germania, squadra che a questo punto della manifestazione è diventata la candidata numero uno per la vittoria finale. Facile a dirsi, ma ci sono altri 180 minuti (o più) ancora da giocare. Le due semifinali degli Europei, che si giocheranno il 6 e 7 luglio, sono Galles-Portogallo e Germania-Francia. La prima è sicuramente una sfida con poco appeal, se vogliamo, ma vanno senz'altro riconosciuti i meriti di due nazionali che hanno saputo sfruttare nel migliore dei modi il fatto di essere finite nella parte più agevole del tabellone.La vera rivelazione è senz'altro il Galles di Coleman, una squadra che non solo ha saputo vincere il proprio girone davanti all'Inghilterra, quanto nella fase ad eliminazione diretta ha saputo mettere in risalto le sue migliori qualità, come ad esempio quella di essere una squadra che non molla mai, dal cuore grande, che ha una grande organizzazione tattica e che può contare su un campione in grado di fare la differenza come Gareth Bale. Dopo non aver brillato contro l'Irlanda del Nord, negli ottavi, vincendo proprio grazie ad un guizzo del suo asso, tramutato in una sfortunata autorete, il Galles si è preso una bella soddisfazione riuscendo a mettere ko il più quotato Belgio, squadra che senz'altro era più accreditata per la conquista di un posto in finale. La grande lezione di questo Europeo, replicata in più occasioni, è la seguente: con la caparbietà, l'organizzazione e lo spirito di gruppo si può andare oltre il talento puro. Staremo a vedere dunque se il Galles sarà capace di mandare anche al tappeto il Portogallo di Cristiano Ronaldo, altro campione che vorrà prendersi il palcoscenico. Ecco, proprio la sfida tra i due compagni di squadra nel Real, Ronaldo e Bale, potrebbe essere la chiave del match. Chi dei due sarà più bravo a trascinare i compagni verso la finale?C'è da dire che i lusitani di Fernando Santos finora non hanno vinto nemmeno una partita in questi Europei nell'arco dei primi 90 minuti: tre pareggi nella fase a gironi, la vittoria ai supplementari all'ultimo minuto contro la Croazia e quella ottenuta ai rigori contro la Polonia hanno portato il Portogallo fin qui. Un cammino, potremmo dire, deludente, ma dall'altro lato della medaglia c'è anche la capacità di non perdere. Che non è poco, specie in tornei come questi. Il Portogallo è una squadra scorbutica, che non fa giocare l'avversario e che è sempre pronta a colpire con i suoi uomini migliori. Occhio ancora una volta a Renato Sanches, il baby fenomeno che il Benfica pagò, da ragazzino, 750 euro e 25 palloni, e che lo stesso club ha venduto al Bayern di Ancelotti per 35 milioni di euro. La seconda semifinale invece sarà tra la Germania e la Francia, due grandissime del calcio europeo, che finora hanno dimostrato davvero tutto il loro valore, anche se non hanno brillato per come ci si aspettava. Entrambe le formazioni hanno passato il loro gruppo da prime della classe, e poi non hanno sbagliato più nemmeno un colpo. Facilmente pronosticabile, anche se questi Europei ci hanno insegnato che le sorprese sono sempre dietro l'angolo. I tedeschi, dopo la Slovacchia, hanno fatto fuori l'Italia, riuscendo a sovvertire una storia che li vedeva sempre perdenti contro gli azzurri. Proprio l'ultimo successo potrebbe essere controproducente: i ragazzi di Loew potrebbero partire adesso con la consapevolezza di essere più forti di una Francia che però ha il vantaggio di giocare davanti al proprio pubblico, e che non sarà affatto un avversario semplice da mandare al tappeto. E non solo, perché sarebbe ingeneroso non riconoscere ai transalpini di essere una formazione solida, organizzata, a immagine e somiglianza di Didier Deschamps, oggi ct e ieri pragmatico faro del centrocampo. Una squadra che più che all'estetica ha imparato a badare alla sostanza. Anche i francesi, proprio come i tedeschi, hanno alcuni uomini capaci di trovare sempre il guizzo vincente, basti pensare a Pogba, a Payet, al cinico Griezmann. Quella tra Germania e Francia dunque, più che una semifinale, sembra essere una vera e propria finale anticipata, dall'esito più che mai incerto. Si dice che la vincente di questa sfida avrà, di fatto, gli Europei in pugno. Ma Galles e Portogallo saranno d'accordo?