Incrementare il lavoro penitenziario, rendere più accessibili e pratici i colloqui tra detenuti e famigliari, compresi quelli nei luoghi di cura. L’utilizzo di piccoli frigoriferi nelle celle, dare più ampio accesso al digitale terrestre, l’installazione delle lavatrici a gettone. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), tramite la circolare diramata lo scorso 18 novembre, sulla base della relazione finale della Commissione Ruotolo per l’innovazione del sistema penitenziario, ha formulato una serie di possibili iniziative operative indirizzate ai propri territori e destinate a migliorare la qualità della vita detentiva e a favorire la crescita della qualità del lavoro in carcere. Si fa sempre più urgente migliorare la qualità della vita, anche a fronte di un numero mai registrato di detenuti suicidati. Ben 79 dall’inizio dell’anno.

INCREMENTARE IL LAVORO PENITENZIARIO

L’attività lavorativa, come premette il Dap nella circolare, costituisce uno dei pilastri del trattamento rieducativo. Tuttavia, esso viene realizzato, in netta prevalenza, attraverso attività svolte alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria, mentre il lavoro alle dipendenze di soggetti privati e significativamente sottorappresentato.

Il Dap sottolinea che le ragioni di tale situazione sono molteplici e riguardano, da un lato, l’indisponibilità di spazi adeguati, all’interno degli istituti, da destinare allo svolgimento di lavorazioni; e, dall’altro, la scarsità dell’offerta lavorativa da parte dei soggetti privati, spesso totalmente all’oscuro delle notevoli opportunità concesse dalla legge Smuraglia.

Quanto al primo profilo, il Dap rende noto che sta compiendo, in stretta collaborazione con i Provveditorati regionali, una mappatura di tutte le sedi penitenziarie nelle quali e possibile realizzare nuove attività lavorative attraverso un efficace utilizzo di tutti gli spazi disponibili.

A tal fine e stato costituito un Gruppo di lavoro che opera in stretta collaborazione con il Vice Capo del Dipartimento, la Direzione generale dei detenuti e del Trattamento e gli stessi Provveditorati, per avere un quadro esaustivo degli spazi disponibili e per agire, altresì, come punto di contatto con il mondo imprenditoriale.

Per favorire la legge Smuraglia, il Dap chiede ai Provveditori a dare il necessario impulso alle Commissioni regionali per il lavoro penitenziario, al fine di favorire l’incontro tra i soggetti istituzionalmente competenti all’attuazione delle politiche di inserimento socio- lavorativo e le realtà imprenditoriali attive sul territorio.

La circolare sottolinea che, in particolare, è necessario organizzare presso la propria sede o in altro luogo all’uopo individuate, periodici open day a cui invitare le organizzazioni imprenditoriali e le specifiche realtà del mondo industriale e commerciale delle proprie Regioni, sfruttando la conoscenza che i loro Uffici hanno delle singole realtà territoriali. Ciò al fine di illustrare direttamente alle realtà imprenditoriali organizzative quel che si può realizzare all’interno degli spazi penitenziari e al fine di valorizzare e potenziare le attività già in corso, onde favorire la vendita di prodotti e la creazione di nuovi servizi.

ATTIVITÀ SPORTIVE E TEATRALI

Valorizzare le attività di sport e teatro. Il Dap spiega che costituiscono momenti importantissimi del percorso trattamentale, favorendo, le prime, la cura del se e il miglioramento delle condizioni di vita delle persone detenute e internate e, i secondi, la possibilità di conoscere e di sperimentare modelli di comportamento alternativi, fondati sulla dimensione fisico— emozionale, con una rimodulazione dei ruoli e una diversa consapevolezza di se stessi e delle proprie capacita relazionali.

In questa prospettiva, per il Dap appare necessario fornire un forte impulso a tali attività, in particolare favorendo gli opportuni interventi di ristrutturazione o di recupero degli spazi necessari alia realizzazione di queste attività, anche avvalendosi della disponibilità della Cassa delle Ammende a sostenere le progettualità elaborate dalle Direzioni degli Istituti.

Per quanto riguarda, specificamente, le attività sportive, Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ordina che le Direzioni verificheranno la possibilità di implementazione, a livello locale, del protocollo stipulate il 12 febbraio 2021 dal Dipartimento con Sport & Salute S. p. A.

SEMPLIFICARE I COLLOQUI DETENUTI – FAMILIARI

Il Dap sottolinea che da diversi anni, in molte sedi penitenziarie sono state avviate attività di semplificazione dei colloqui tra familiari e persone detenute. Uno degli aspetti di maggiore criticità riguarda le prenotazioni dei colloqui dall’esterno, che vengono generalmente effettuate attraverso una chiamata telefonica o l’invio della richiesta a un indirizzo mail dedicato.

Per il Dap appare preferibile ricorrere a un applicativo telefonico, valorizzando le esperienze specifiche del territorio, quali l’app di prossima attivazione presso la Casa circondariale di Napoli Poggioreale, le cui specifiche tecniche verranno a breve condivise con gli altri Istituti penitenziari. Appare, inoltre, necessario che nei grandi istituiti o nelle sedi in cui si registra una elevata affluenza giornaliera di colloqui in presenza si ricorra al controllo c. d. biometrico, già operativo presso le Case circondariali di Roma - Rebibbia Nuovo Complesso, Lecce e Taranto, attraverso il quale e possibile velocizzare e rendere molto più sicure le operazioni di ingresso e di uscita dall’istituto dei familiari. Il Dap invita le carceri interessate ad interagire con i Provveditorati.

FRIGO, LAVATRICI A GETTONI E DIGITALE TERRESTRE

Per migliorare la qualità di vita, il Dap chiede di ragionare sull’opportunità di dotare le celle di frigoriferi di piccole dimensioni per garantire la conservazione di alcuni generi alimentari. Così come allargare l’esperienza che già coinvolge alcune carceri, dell’utilizzo della lavatrice a gettoni.

Per l’utilizzo del digitale terrestre, in alcune carceri c’è ampia scelta dei canali, in altre meno. Per tale ragione, il Dap chiede ai Provveditorati di realizzare rapidamente un’azione di coordinamento tra gli Istituti dei rispettivi distretti al fine di garantire il più ampio accesso ai canali televisivi del digitale terrestre