La Cina ha lanciato tre giorni di esercitazioni militari intorno a
Taiwan, che, secondo la propaganda cinese, rappresenterebbero una risposta
alla decisione della leader democratica Usa di recarsi nella capitale taiwanese, nonostante la contrarietà più volte manifestata dalla Repubblica popolare.
«Pechino intende circondare Taiwan»
Alcuni analisti considerano le manovre come un deterrente scioccante contro qualunque oppositore delle rivendicazioni di
Pechino sull’isola, considerata dalla
Cina come parte integrante del suo territorio. Le autorità cinesi hanno reso pubblica una mappa che mostra sei zone intorno a
Taiwan occupate da potenti mezzi navali e aerei di
Pechino. Ma questa mattina,
l’Ufficio marittimo e portuale di Taiwan ha dichiarato in un avviso alla popolazione che la
Cina ha aggiunto una settima area di esercitazione militare per navi e aerei «nelle acque intorno a
Taiwan orientale».
Esercito cinese pronto a bloccare uno dei porti di Taiwan
Le sei zone sono state scelte per la loro importanza in una potenziale campagna per isolare
Taiwan e contrastare l’intervento straniero, ha affermato in un’intervista alla televisione di
Stato cinese, rilanciata dal
New York Times, il maggiore generale
Meng Xiangqing, professore di strategia all’Università della Difesa nazionale di Pechino.
Una di queste zone copre la parte più vicina all’isola dello Stretto di Taiwan. Secondo l’esperto, le altre zone potrebbero invece essere utilizzate per bloccare un porto di importanza strategica o attaccare tre delle principali basi militari di
Taiwan. In particolare, la zona vicino a
Kaohsiung, nel sud dell’isola, dove ci sono basi cruciali per la difesa di
Taipei, «creerebbe le condizioni per chiudere a chiave la porta e picchiare il cane», ha detto il generale
Meng, usando un detto cinese che si riferisce al blocco delle vie di fuga di un nemico.
Da Pechino: «A breve cesserà la linea mediana»
Nel frattempo,
il Global Times - come riportato da Askanews - ha affermato che, in queste prime ore, le esercitazioni hanno già coinvolto alcune delle armi più nuove e sofisticate della Cina, inclusi i caccia stealth J-20 e i missili ipersonici
DF-17, e che alcuni di questi missili potrebbero essere lanciati sull’isola, una mossa che sarebbe interpretata come estremamente provocatoria da
Taipei. «Le esercitazioni non hanno precedenti poiché i missili convenzionali dovrebbero sorvolare per la prima volta l’isola di
Taiwan», ha spiegato il
Global Times, citando esperti cinesi. «Le forze
dell’Esercito popolare di liberazione entreranno in aree entro 12 miglia nautiche dall’isola e la cosiddetta linea mediana cesserà di esistere», ha aggiunto il tabloid vicino alle autorità di
Pechino, minacciando dunque incursioni senza precedenti.
L'ira di Pechino, come si difende Taiwan?
Da parte sua,
Taiwan sta seguendo da vicino i movimenti militari della
Cina, inclusi gli aerei da combattimento che hanno già attraversato la linea mediana. Un rapporto della Central News Agency gestita dal governo di Taipei, che cita fonti governative, ha segnalato che due delle più potenti navi da guerra della Cina - i cacciatorpediniere di tipo 55 - sono state avvistate già martedì al largo della Costa centrale e sudorientale dell’isola: la più vicina si trova entro 37 miglia (60 chilometri) da terra, è stato aggiunto.
Oriana Skylar Mastro, una ricercatrice del
Freeman Spogli Institute for International Studies della Stanford University che studia l’esercito cinese e il suo potenziale per attaccare
Taiwan, ha spiegato al
New York Times che
Pechino utilizzerà «sicuramente» le esercitazioni «come scusa per fare qualcosa che li aiuti a prepararsi a una possibile invasione». «Non si tratta solo di messaggi», ha sottolineato. «Con il pretesto della segnalazione, stanno sostanzialmente cercando di testare la loro capacità di condurre manovre complesse necessarie per un assalto anfibio a
Taiwan».