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"L'industria dell'aviazione europea ha di fronte a sé un futuro incerto e non c'è alcuna garanzia che le compagnie aeree, con i benefici che recano alle persone, all'economia e alle imprese, saranno in grado di sopravvivere a quello che potrebbe trasformarsi in un sostanziale blocco dei viaggi nel lungo periodo, con una prospettiva di ripresa molto lenta". Lo scrive Easyjet in una nota, specificando che "il futuro dipenderà molto dalla possibilità di mantenere l'accesso alla liquidità, compresa quella messa a disposizione dai governi di tutta Europa". "In EasyJet stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per far fronte alla sfida del Coronavirus in modo da poter continuare a fornire i benefici che l'aviazione porta alle persone, all'economia e alle imprese", commenta Johan Lundgren, amministratore delegato del vettore. "Continuiamo ad effettuare voli di salvataggio e rimpatrio per riportare le persone a casa dove possiamo, così possono stare con la famiglia e gli amici in questi tempi difficili", prosegue il ceo. Secondo Lundgren "l'aviazione europea deve affrontare un futuro precario ed è chiaro che sarà necessario un sostegno governativo coordinato per garantire che l'industria sopravviva e sia in grado di continuare a funzionare una volta che la crisi sarà finita".