«Prendiamo le notizie sulla nuova variante molto seriamente, sappiamo che le mutazioni possono portare a una diffusione in tutti il mondo in pochi mesi. È importante che tutti nellUe agiscano molto velocemente, in modo deciso e unito. La Commissione europea ha proposto agli Stati membri di attivare il freno di emergenza verso i paesi della regione sudafricana per limitare la diffusione della variante». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo che il Belgio ha registrato un primo caso con la nuova variante di coronavirus B.1.1.529, inizialmente riscontrata nellAfrica meridionale. «Tutti i viaggi dovrebbero essere sospesi fino a quando non avremo una chiara comprensione del pericolo di questa nuova variante. Coloro che ritornano da questa regione devono rispettate rigide misure di quarantena», ha aggiunto. «I contratti dellUnione europea con i produttori affermano che il vaccino deve essere adattato immediatamente alle nuove varianti man mano che emergono. LEuropa ha preso precauzioni». Si chiama B.1.1.529 la nuova variante del covid che spaventa il mondo. A identificarla gli scienziati sudafricani dopo un recente picco di infezioni nel Gauteng, la provincia più popolosa del paese che comprende Johannesburg e Pretoria. Nella zona il tasso di positività è schizzato in tre settimane dall1 al 30%. Non è ancora chiaro dove sia nata ma vari casi sono stati individuati in vari paesi dellAfrica australe e anche in altri stati sparsi per il mondo come Hong Kong e Israele, ma sempre da passeggeri provenienti da quella zona. Secondo il ministro della Salute sudafricano, Joe Phaahla la variante sarebbe responsabile dell «aumento esponenziale» dei casi visto negli ultimi giorni nel Paese, dove da 200 contagi di media giornalieri si è passati nel giro di due giorni a 1.200 e 2.465. La variante sembra avere un numero elevato di mutazioni - circa 30 - nella proteina spike del coronavirus, che potrebbe influenzare la facilità con cui si diffonde alle persone. Non ci sono invece a oggi indicazioni che possa causare malattie più gravi e, come con altre varianti, anche in questo caso alcuni infetti sono risultati asintomatici. Tomas Peacock, virologo dellImperial College ha parlato di una variante «con un profilo di mutazioni veramente orribile». Lo scienziato ha spiegato che ci vorranno «diverse settimane» per effettuare i test di laboratorio necessari per determinare se gli attuali vaccini contro il covid siano efficaci nei confronti della nuova variante. Nel frattempo «per il principio di massima prudenza» alcuni stati, a partire da quelli dellUnione Europea, hanno deciso di sospendere i voli dal Sudafrica ed altri sei paesi limitrofi (Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini). Lincubo è che possa soppiantare la variante Delta e mettere il mondo che prova ad uscire dalla pandemia davanti a nuova difficile sfida. Gli esperti dellOrganizzazione mondiale della Sanità si riuniscono oggi per analizzare la nuova variante al centro delle nuove preoccupazioni di tutti i Paesi del mondo. Gli esperti dellOms analizzeranno i dati finora in loro possesso della variante "B.1.1.529" assieme ai colleghi sudafricani, come già anticipato ieri dalla responsabile dellunità tecnicaanti-Covid, Maria Van Kerkhove. «Non conosciamo ancora molto della variante, sappiamo che presenta un numero elevato di mutazioni e la preoccupazione è che incida sul comportamento del virus», ha affermato Van Kerkhove. Sarà necessario approfondire anche se la variante possa avere maggiore resistenza alle cure e ai vaccini. «Ci vorranno alcuni giorni per verificare quale impatto possa avere e il potenziale dei vaccini sulla variante», ha aggiunto lesperta statunitense dellOms, secondo cui la scoperta dimostra che i laboratori stanno continuando a controllare in modo efficace le mutazioni del coronavirus. La nuova variante presenta «una costellazione davvero insolita di mutazioni», i cui effetti sono tuttavia ancora incerti, ha spiegato ieri in una conferenza stampa online il virologo Tulio de Oliveira. Finora casi della variante sudafricana sono statirilevati anche in Botswana e a Hong Kong. La nuova variante sudafricana «ci dice tre cose: ci saranno sempre varianti fino a quando non avremo messo il punto fine; occorre adeguare i vaccini alle varianti, e non è più rinviabile; bisogna spingere per una politica di vaccinazione che vada oltre i nostri confini», spiega allAdnkronos Salute il direttore dellInmi Spallanzani di Roma Francesco Vaia. Secondo il direttore dello Spallanzani, si deve «rafforzare la capacità di solidarietà internazionale che come si vede non è solo unfatto etico ma anche e soprattutto di sanità pubblica». Vaia ricorda «la necessità di andare oltre il nostro cortile», e lo Spallanzani lha fatto quando ha vaccinato, con la collaborazione del Vaticano,1.200 persone tra le più povere ed emarginate. Infine, il direttore ha evidenziato «lassoluta urgenza di vaccinare chi sta in una fase di perdita di efficacia del vaccino con la terza dose e di spingere nella fascia anagrafica con la maggiore socialità ovvero 50-60enni dove ancora vi sono sacche di indecisi». «In Sudafrica, in un cluster, i medici hanno identificato questa variante chiamata B.1.1.529 che sembra essere molto contagiosa e pericolosa nel Paese. Per questo credo che giustamente il ministero della Salute ha deciso di vietare in Italia lingresso di persone che vengono dal Sud Africa o da Paesi limitrofi. È una misura che serve per evitare che la variante si diffonda in altri luoghi», spiega invece al quotidiano online Free.it, Silvio Garattini, infettivologo, farmacologo dellIstituto Mario Negri di Milano.  La variante sudafricana, inoltre, potrebbe non essere fermata dai vaccini, ma «anche questo è da valutare - dice Garattini -. Ma, ecco, se non dovessero funzionare i vaccini bisognerà evitare che si diffonda con una serie di interventi forti. Intanto bisogna raccomandare a tutti che non siamo ritornati alla normalità, abbiamo ancora moltissimi contagi, abbiamo ancora 70 morti, quelli di ieri. Dobbiamo continuare a usare le mascherine, evitare di assembramenti e bisogna usare le regole igieniche. Insomma non è finita».É troppo presto, dunque, per evitare nuovi lockdown. «In quel caso bisognerà fare qualcosa - dice Garattini - , quindi certamente restringere molto e limitare i rapporti per evitare che si diffonda un virus che è insensibile ai vaccini. Non si possono escludere, a oggi, nuovi lockdown nel mondo. In ogni caso ora non è sano drammatizzare. Dobbiamo avere dati su cui poi fondare le decisioni».