Gli attentatori del Crocus City Hall «vanno uccisi». Così come bisogna «uccidere tutti coloro che sono coinvolti nell'attacco». Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio nazionale di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un messaggio pubblicato sul suo canale Telegram. «Tutti mi chiedono. Cosa fare? Sono stati catturati. Complimenti a tutti quelli che li hanno catturati. Dovremmo ucciderli? Dobbiamo. È la nostra volontà. Ma ancora più importante è uccidere tutte le persone coinvolte. Tutti. Chi ha pagato, chi ha simpatizzato, chi ha aiutato. Uccideteli tutti», ha scritto Medvedev.

Si parla anche di pena di morte

Il Cremlino non discute della revoca della moratoria sulla pena di morte nel paese. Ad affermarlo, rispondendo ad una domanda, è stato il portavoce Dmitry Peskov. «Non stiamo prendendo parte alla discussione attualmente», ha dichiarato rispondendo ad una domanda della Tass. Alcuni politici hanno avanzato la proposta di reintrodurre la pena capitale in Russia, in particolare il leader del gruppo parlamentare di Russia Unita alla Duma, Vladimir Vasilyev, che ha annunciato che la questione della pena di morte per reati terroristici sarà esaminata, per prendere una decisione che - ha affermato, secondo quanto riporta la Tass - corrisponda alle aspettative della società.

Leonid Slutsky, presidente della Commissione Affari esteri della Duma e capogruppo del Partito liberaldemocratico della Russia, ha scritto su Telegram dopo l'attacco al Crocus che in casi come questo «può e deve essere fatta un'eccezione alla regola della moratoria».