Un cessate il fuoco ora in Ucraina è impossibile. E' quanto ha detto il vice rappresentante russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, citato dalla Tass, accusando l'Ucraina di poter usare armi di distruzione di massa. Secondo il diplomatico russo, Kiev potrebbe approfittare del cessate il fuoco per «raggruppare le forze e condurre delle provocazioni». «L'Ucraina sta minando i nostri sforzi per aprire corridoi umanitari - ha denunciato Polyansky - quindi penso che un cessate il fuoco non sia adesso una buona opzione». Mosca oggi aveva annunciato un cessate il fuoco dalle 14, le 12 in Italia, per far uscire i civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Ma la vice premier ucraina Irina Vereschuk ha detto che nessun accordo è stato raggiunto per l'apertura di un corridoio umanitario da Mariupol. Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, in un briefing ha dichiarato che «il nemico continua a concentrare le proprie forze nelle direzioni Rubizhne, Severodonetsk, Popasna e anche da Izuym a Sloviansk e Kramatorsk, ma senza successo. Continua ad attaccare Azovstal a Mariupol con l'artiglieria, con l'aviazione e altre armi cerca di avanzare in tutti i modi infrangendo l'ordine del loro presidente Putin: il che dimostra per l'ennesima volta con chi noi stiamo combattendo».

Guerra in Ucraina, il bilancio della giornata: ancora morti e feriti

Cinque stazioni ferroviarie nel centro e nell'ovest dell'Ucraina sono state colpite da missili russi, ha denunciato il direttore delle Ferrovie ucraine, Olexandr Kamishin, precisando che gli attacchi hanno provocato vittime. «Le forze russe stanno distruggendo sistematicamente le infrastrutture delle nostre ferrovie», ha affermato. Tre morti e un ferito è il bilancio di un attacco a Dergachi, nella regione di Kharkiv. A Vovchansk, nella regione di Kharkiv, gli occupanti hanno creato un campo di torture per i civili. Lo rende noto l'ufficio del procuratore generale. Lì, si legge ancora nella nota diffusa sul canale Telegram, trattengono in maniera illegale i civili, e con torture psicologiche e fisiche li costringono ad arruolarsi nelle forze armate russe. Indagini sono in corso da parte del servizio di sicurezza ucraina. Il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha comunicato che altre quattro persone sono state uccise oggi dai russi. Di queste due sono bambini di 9 e 14 anni, mentre nove sono i feriti. Un ragazzo di 15 anni è stato gravemente ferito nell'esplosione di un ordigno nella sua casa a Bakhmach, questa mattina, ed è morto in ospedale poche ore dopo. Ne dà conferma il portavoce della polizia nazionale nella regione di Chernihiv, Natalia Slabonyak.

Esplosioni anche in Moldavia

Il centro stampa del ministero dell'Interno della Transnistria ha denunciato spari con un lanciamissili Rpg contro un edificio governativo a Tiraspol, capitale dell'autoproclamata repubblica filorussa in territorio moldavo. Il ministero ha precisato che non vi sono morti o feriti. Le esplosioni sono avvenute attorno alle 17 ore locale all'incrocio fra le centrali via Marx e via Manoilov. Si registrano finestre rotte e fumo. L'edificio ministeriale è stato circondato dalla polizia e sul posto sono intervenuti pompieri e servizi sanitari. In mattinata le truppe russe hanno cercato di sparare sulla regione di Odessa dalla Crimea temporaneamente occupata. Lo ha affermato il capo dell'amministrazione militare regionale, Marchenko. Uno dei missili lanciati è caduto in mare e l'altro è stato abbattuto da un sistema di difesa aerea.