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Lo aveva già fatto nel 1957 quando, in un’epoca in cui si era diffusa l’ansia su potenziali effetti collaterali del nuovo vaccino antipolio, la regina Elisabetta II infranse il protocollo e fece sapere di aver vaccinato i principi Carlo e Anna che all’epoca avevano otto e sei anni. In milioni corsero a vaccinarsi. E lo rifarà anche stavolta, in piena pandemia da Covid19: a Buckingham Palace sottolineano che si tratta di una «decisione personale» e di una «questione privata», ma si pensa che la monarca troverà il modo di «far sapere» della propria vaccinazione come -scrive il Suday Times- «potente colpo al movimento no-vax». La regina e il marito, il principe Filippo di Edimburgo, saranno i primi a vaccinarsi contro il micidiale virus: lo faranno con il siero Pfizer-BioNTech «nelle prossime settimane» per dare l’esempio ai britannici ed esortarli a partecipare alla più grande campagna d’immunizzazione del Paese che prenderà il via martedì. Considerata l’età, la sovrana, 94 anni, e il marito 99enne, il principe Filippo, sono infatti anche loro nella lista per la somministrazione, e non avranno alcun trattamento preferenziale. Per il Mail on Sunday l’auspicio è «di incoraggiare più persone a vaccinarsi». E il messaggio potrebbe servire in un Paese dove, secondo un sondaggio di YouGov, il 20% della popolazione «non si fida della sicurezza» del siero di Pfizer-BioNTech approvato a inizio settimana dell’ente regolatore. La regina ha trascorso gran parte del periodo della pandemia in isolamento nel castello di Windsor a causa della sua età, e quest’anno rinuncerà al suo tradizionale Natale in famiglia nella tenuta di Sandringham nell’Inghilterra orientale con altri reali. Il Governo di Londra ha già discusso ai più alti livelli su come coinvolgere eventualmente le figure pubbliche nella campagna vaccinale. Si ritiene che anche Carlo, che ha 72 anni, la duchessa di Cornovaglia, 73enne, e i duchi di Cambridge che hanno entrambi 38 anni troveranno il modo di fare sapere quando si vaccineranno. Carlo e il principe William tra l’altro hanno già avuto il Covid. La Gran Bretagna ha preordinato 40 milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech in totale, ed è pronta a ricevere un lotto iniziale di 800 mila per dare il via al lancio di martedì. I residenti delle case di cura per anziani e i loro assistenti saranno i primi della lista, seguiti dagli over 80 anni e dal personale sanitario e assistenziale in prima linea. Le prime dosi sono state trasportate nel Regno Unito questa settimana da uno stabilimento Pfizer in Belgio e continueranno ad arrivare a decine di migliaia verso gli «hub ospedalieri» a livello nazionale, 50 in tutto. Nel frattempo, secondo quanto riferito, i piani sono stati intensificati per garantire che eventuali complicazioni derivanti dalla fine del periodo di transizione della Brexit il 31 dicembre non inficino la campagna. L’Observer ha scritto che i ministri hanno elaborato piani di emergenza per far trasportare milioni di dosi in Gran Bretagna su aerei militari in caso di interruzioni legate alla Brexit nei porti del Regno Unito.