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Le Brigate al-Quds, braccio armato della Jihad Islamica, hanno diffuso un video di due ostaggi israeliani, sostenendo che sono disposte a liberarli per ragioni umanitarie. Le immagini mostrano un ragazzo e un'anziana, che nel video chiedono entrambi la loro liberazione a Israele.
Un video mostra una donna anziana, la 77enne Hannah Katzir, mentre nel secondo c'è il 12enne Yagil Yaakov, entrambi rapiti dal Kibbutz Nir Oz. I due vengono ripresi mentre accusano il premier israeliano Benjamin Netanyahu di essere la causa della situazione attuale e ringraziano la Jihad Islamica per le condizioni in cui si trovano. È la prima volta dall'inizio della guerra tra Israele e le milizie palestinesi a Gaza che il gruppo offre il rilascio di prigionieri, e la prima volta che pubblica un video di ostaggi che mostra che sono ancora vivi.
"Ora mi trovo in un posto che non è mio e mi manca la mia casa, i miei figli, mio marito e tutta la mia cara famiglia. Spero di vederli la prossima settimana", dice Katzir, seduta su una sedia a rotelle. La donna aggiunge che i membri della Jihad Islamica si prendono cura di lei e le assicurano "buone condizioni". Anche Yigal Yaakov dice che "gli manca moltissimo la sua famiglia" e chiede la fine degli attacchi israeliani a Gaza, nonché "la restituzione di acqua, elettricità e medicine" all'enclave, "anche per il bene degli ostaggi, non solo i palestinesi. Il 30 ottobre Hamas aveva diffuso un video con tre donne sequestrate, e anche quelle si rivolgevano con rabbia contro il capo del governo, chiedendo di essere liberate.
Intanto l'esercito israeliano puntualizza che non ci sarà "alcun cessate il fuoco" a Gaza, dopo che la Casa Bianca ha annunciato che ci saranno pause di quattro ore nei combattimenti nelle aree settentrionali della Striscia. "Ci saranno pause tattiche e locali per gli aiuti umanitari ai civili di Gaza". In contemporanea, anche l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha fatto notare che "i combattimenti continuano e che non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi".
L’esercito israeliano annuncia di aver fatto irruzione nel quartier generale di Hamas a Gaza City, vicino all'ospedale Al Shifa, uccidendo almeno 50 presunti miliziani. "L'operazione nel cuore delle attività di intelligence e operative di Hamas, dove sono stati ideati e preparati i miliziani operativi durante l'attacco omicida del 7 ottobre, è avvenuta con il sostegno dell'aviazione e delle forze speciali", ha annunciato il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari.
Nel frattempo, il direttore della Cia, William Burns, il capo del Mossad, David Barnea, e il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, hanno discusso a Doha un piano che prevede il rilascio da parte di Hamas di 10-20 ostaggi al giorno in cambio di un'interruzione di tre giorni dell'offensiva di Israele e della consegna nella striscia di Gaza di nuovi aiuti umanitari. Secondo una fonte diplomatica, la proposta su cui i tre si sono confrontati prevede anche la compilazione e la consegna da parte di Hamas di una lista degli ostaggi detenuti nella striscia. La "Cnn" non precisa se durante l'incontro sia stato raggiunto un accordo, né se il piano sia stato proposto ai vertici di Hamas. La stessa emittente nella giornata di ieri aveva riferito dell'opposizione di Israele a qualsiasi interruzione dell'offensiva senza un impegno da parte del gruppo palestinese a rilasciare un numero significativo di ostaggi.