Praticamente potrà governare per decreto su qualsiasi materia e senza alcun limite di tempo. Sarà lui a decidere quando e se l'Ungheria ritornerà nella perimetro della democrazia. Grazie al voto di un Parlamento che controlla a larga maggioranza (137 voti favorevoli, 53 contrari), il presidente Viktor Orban dispone ora di pieni poteri, Ufficialmente per fronteggiare l'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia di coronavirus. Di fatto per completare il disegno autoritario che da anni sta perseguendo senza esclusione di colpi, denuncia un'opposizione sempre più all'angolo. Tra le nuove disposizioni dello stato d'emergenza una legge che punisce con cinque anni di prigione chiunque pubblichi notizie sull'epidemia di Covid-19 che l'esecutivo ritiene false o tendenziose. Una mazzata finale alla libertà di stampa e di espressione già messa a dura prova da anni di governo del leader nazionalista magiaro. Gli osservatori dell'Unione europea criticano aspramente l'ennesima svolta autoritaria e Bruxelles afferma in una nota che "la necessità di fermare il virus è un pretesto per consolidare il suo potere a tempo indeterminato". Dall'Italia parole dure da parte del leader di Italia Viva Matteo Renzi, il quale invita l'Unione europea a dare un forte avvertimento al padre-padrone di Budapest e, in caso di risposta negativa, a "cacciare l'Ungheria dall'Ue". La stessa linea rivendicata dal vicesegretario del Pd Andrea Orlando che parla di una "decisione inaccettabile". Anche +Europa e il movimento Cinque stelle criticano le nuove disposizioni del parlamento ungherese. Applausi invece da parte di Matteo Salvini per il quale "la decisione del Parlamento di Budapest è del tutto legittima".