Come l’Iron Dome ma più grosso, più bello e soprattutto dorato. Non è la trama del sequel di Austin Powers in Goldmember ma l’ambizioso progetto di difesa degli Usa annunciato da Trump martedì sera: il Golden Dome. Uno scudo missilistico che dovrebbe proteggere il territorio statunitense da attacchi con missili balistici lanciati «dall'altra parte del mondo o anche se sono lanciati dallo spazio».

«Durante la campagna elettorale», ha detto Trump parlando alla stampa riunita nello studio ovale, «ho promesso al popolo americano che avrei costruito uno scudo antimissile all'avanguardia per proteggere la nostra patria dalla minaccia di un attacco missilistico straniero. Ed è quello che stiamo facendo oggi». Il Golden Dome, oltre che un’arma difensiva, potrebbe rivelarsi un ottimo strumento di soft power per assorbire una volta per tutte l’ingombrante vicino che gli esclude uno sbocco sull’artico. «Il Canada ci ha chiamato, vogliono farne parte. Quindi parleremo con loro. Vogliono avere protezione anche, quindi come al solito aiutiamo il Canada e faremo del nostro meglio». La cupola d’oro si integrerà con le attuali capacità difensive degli Usa e dovrebbe essere resa operativa entro la fine del mandato di Trump. «Lo faremo in circa tre anni. E avremo il miglior sistema mai costruito. Come sapete, abbiamo aiutato Israele con il loro e ha avuto molto successo, e ora abbiamo una tecnologia che è anche più avanzata di quella, tra cui missili ipersonici e missili da crociera avanzati».

Trump raccoglie il testimone di Ronald Reagan, che quarant’anni fa propose lo Strategic Defense Initiative, passato alla storia come Star Wars. Il progetto, iniziato nel 1984, venne soppresso meno di un decennio dopo, nel 1993, in quanto non furono raggiunti gli obiettivi posti per il progetto e la tecnologia dell’epoca non era abbastanza sviluppata per rendere il sistema efficace a inibire la minaccia di un attacco nucleare. «Completeremo il lavoro che il presidente Reagan ha iniziato 40 anni fa, per porre fine una volta per tutte alla minaccia missilistica per la patria americana. Il tasso di successo è molto vicino al 100% che è incredibile quando ci si pensa. Stai sparando proiettili in aria».

Il sistema voluto da Reagan al tempo costò 44 miliardi di dollari, equivalenti a 135,5 miliardi di dollari di oggi, cifra che si avvicina al costo della nuova cupola difensiva. «Sono anche lieto di riferire che l'unico bel disegno di legge includerà 25 miliardi di dollari per mettere in cantiere il Golden Dome e stiamo parlando di 175 miliardi di costo totale quando sarà completato». Al momento però i 200 miliardi di dollari, necessari per costruire la massiccia infrastruttura difensiva, non sono stati approvati dal Congresso, anche se Trump si è mostrato fiducioso che lo saranno. Un altro punto critico è che il dipartimento di Difesa Usa non ha ancora individuato gli appaltatori incaricati della costruzione della cupola, aspetto che potrebbe far allungare le scadenze.