La Russia si prepara a mobilitare in gennaio altri 500.000 coscritti, in aggiunta ai 300 mila dello scorso ottobre: lo ha detto il numero due dell'intelligence militare ucraina citato dal Guardian. Il cessate il fuoco proclamato da Vladimir Putin, in occasione del Natale ortodosso, sembra non aver prodotto effetti. 

Pesanti combattimenti sono in corso a Soledar nella regione di Donetsk. Lo rende noto il comando orientale delle forze armate di Kiev, Serhiy Cherevaty, citato da Unian. “Le forze di occupazione non controllano la città e stanno subendo pesanti perdite”, ha dichiarato.

E secondo quanto riferisce il Kiev Indipendent citando i governatori locali, durante il "presunto cessate il fuoco" di 36 ore  “le truppe russe hanno compiuto attacchi su sette regioni dell'est e del sud dell'Ucraina uccidendo almeno tre persone e ferendone 14”. E al Telegram Yaroslav Yanushevich, governatore della regione, come riporta Ukrinform, ha dichiarato: “Gli occupanti russi hanno bombardato il territorio dell'Oblast di Kherson 39 volte. Gli insediamenti pacifici della regione sono stati attaccati con artiglieria, cannoni antiaerei, mortai e carri armati. Ieri, una persona - un soccorritore - è stata uccisa a causa dei bombardamenti russi, 7 residenti della regione di Kherson sono rimasti feriti con diversi gradi di gravità”, ha dichiarato Yanushevich. Secondo i suoi dati, l'esercito russo ha bombardato Kherson 9 volte, “i quartieri residenziali della città sono stati attaccati dall'esercito nemico. I proiettili hanno colpito edifici privati, condomini e una caserma dei vigili del fuoco”.

Da Mosca invece il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, come riportato dalla Tass, ribadisce che le forze armate russe continueranno a osservare la tregua per il Natale ortodosso “nonostante i bombardamenti di artiglieria delle Forze Armate dell'Ucraina su insediamenti e posizioni russe, l'attuazione del cessate il fuoco dichiarato sarà continuato dal gruppo di truppe (forze) russe fino alle 24:00 di oggi”.

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sospeso la cittadinanza a 13 sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca. Lo riporta Unian. Il decreto - viene specifcato - non è stato pubblicato ufficialmente perché contiene informazioni personali. Per la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha parlato di “satanismo” riferendosi alla decisione di  Zelensky.

Secondo l'intelligence militare ucraina, la Russia ha in programma di ordinare la mobilitazione di 500mila coscritti nel mese di gennaio. Lo ha riferito sempre il Guardian citando il Vadym Skibitsky, vice capo dell'intelligence militare ucraina. Secondo Kiev questi soldati sarebbero poi inviati “in prima linea nell'est e nel sud del Paese e faranno parte delle rinnovate offensive russe in primavera e in estate”.