L'esercito russo sta trattenendo circa tremila civili di
Mariupol in una ex colonia penale a
Donetsk e tra loro ci sono anche 30 volontari arrivati nella città assediata sul
Mar Nero per portare aiuti umanitari. Lo denuncia il difensore civico ucraino per i diritti umani
Lyudmyla Denisova affermando che i civili vengono trattenuti dall'esercito russo per un mese, ma chi è considerato «particolarmente inaffidabile» come ex soldati e poliziotti è trattenuto per due mesi. Lo riporta
l'Adnkronos. E c'è apprensione per gli oltre 260 soldati ucraini che hanno lasciato l'acciaieria
Azovstal e sono stati trasferiti nel territorio controllato dalla
Russia.
Kiev aveva reso noto che i militari sarebbero stati in seguito scambiati con prigionieri russi. Ma per il presidente della
Duma,
Vyacheslav Volodin, si tratta di «criminali nazisti non devono essere oggetto di scambio e devono perseguirli». Il presidente russo Vladimir «Putin ha garantito che saranno trattati in linea con le leggi internazionali in materia», ha dichiarato il portavoce del
Cremlino,
Dmitry Peskov, senza chiarire se saranno considerati come criminali di guerra o come prigionieri di guerra.
Mosca interrogherà i combattenti che si trovavano nello stabilimento, riporta intanto l’agenzia
Tass.
Allarme colera a Mariupol
Nei territori
dell'Ucraina «occupati», in particolare a
Mariupol, c'è «il rischio che si diffondano molte malattie, soprattutto il colera». A lanciare l'allarme durante un briefing è stata
Dorit Nitzan, coordinatrice delle emergenze sanitarie per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Nitzan, citata dal portale di notizie "
Ukrinform", ha spiegato che «secondo le informazioni che riceviamo dalle ong, a
Mariupol le acque reflue si mescolano con l'acqua potabile». Il rischio di diffusione di malattie ha spinto
Nitzan a chiedere di prendere "precauzioni: prepariamo vaccini e cooperiamo con le ong che possono visitare la città e sostenere le persone».
Svezia e Finlandia nella Nato, presentate le domande di adesione
Svezia e Finlandia presenteranno oggi la loro domanda di adesione alla
Nato. Lo ha annunciato ieri la premier svedese,
Magdalena Andersson, nel corso di una conferenza stampa. «Sono felice che abbiamo intrapreso la stessa strada e che possiamo farlo insieme», ha detto
Andersson nel corso di un punto stampa congiunto con il presidente finlandese,
Sauli Niinisto.
Militari ceceni al fianco delle truppe russe
«Nonostante le forze russe abbiano assediato
Mariupol per oltre dieci settimane, la resistenza ha rinviato la conquista della città da parte della
Russia». Lo scrive l'intelligence britannica nel suo ultimo rapporto sulla situazione in
Ucraina, parlando di «frustrazione» per le truppe inviate da
Mosca e di «perdite di uomini tra le forze russe». A questo punto, scrive l'intelligence di
Londra, «nel tentativo di avere la meglio sulla resistenza ucraina, la
Russia ha fatto un notevole uso di altro personale. Questo ha portato a un notevole dispiegamento di forze cecene'', ovvero ''diverse migliaia di combattenti concentrati soprattutto a
Mariupol e
Luhansk».