Freedom Flotilla non ha nessuna intenzione di fare marcia indietro, nonostante la minaccia di Israele di impedire con la forza alla nave Madleen di avvicinarsi a Gaza. "Rimarremo mobilitati fino all'ultimo minuto, fino a quando Israele non taglierà internet", ha assicurato la parlamentare europea Rima Hassan, una dei 12 attivisti a bordo dell'imbarcazione insieme con Greta Thunberg.

La Madleen è partita una settimana fa dalla Sicilia con un carico di generi alimentari per la popolazione assediata di Gaza. Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha avvertito oggi di avere ordinato alle forze israeliane di usare ogni mezzo per scongiurare tentativi di forzare il blocco navale. “Ho dato istruzioni alle Idf di agire affinché la Madleen non raggiunga Gaza. All'antisemita Greta e ai suoi amici dico chiaramente: dovreste tornare indietro perché non raggiungerete Gaza", ha dichiarato Katz in una nota. "Lo Stato di Israele - ha aggiunto - non permetterà a nessuno di violare il blocco navale su Gaza, il cui scopo principale è impedire il trasferimento di armi ad Hamas, un'organizzazione terroristica omicida che tiene i nostri ostaggi e commette crimini di guerra".

"A bordo siamo in dodici civili. Non siamo armati. Ci sono solo aiuti umanitari", ha sottolineato Hassan. In previsione di possibili azioni di Israele, gli attivisti avevano chiesto nei giorni scorsi protezione ai rispettivi governi. Sulla barca ci sono cittadini di Germania, Francia, Brasile, Turchia, Svezia, Spagna e Paesi Bassi. "Nessuno stato ha risposto", ha spiegato Hassan, "il messaggio è che a Israele viene permesso di agire impunemente, senza alcuna garanzia per noi di protezione".

"Il ministro della Difesa israeliano ha nuovamente minacciato l'uso illegale della forza contro i civili, tentando di giustificare la violenza con accuse infondate. Non ci faremo intimidire", si legge in una nota diffusa da Freedom  Flotilla su Telegram.

"La Madleen è una nave civile pacifica, disarmata, che naviga in acque internazionali con aiuti umanitari e difensori dei diritti umani a bordo. Questa missione è indipendente, guidata solo dalla coscienza e dalla solidarietà con Gaza", si ricorda. "Attualmente ci troviamo a circa 160 miglia nautiche da Gaza. In precedenza, un'interferenza dei segnali ha interrotto  brevemente la nostra localizzazione, ma il nostro localizzatore funziona di nuovo", si spiega nel comunicato pubblicato alle 17:45 ora italiana.

"Restiamo calmi e pronti ad affrontare una possibile aggressione israeliana", si legge ancora, "chiediamo ai governi di tutto il mondo di esortare Israele a desistere. Non ha alcun diritto di ostacolare la nostra missione o di imporre il suo blocco illegale e brutale. La Madleen batte bandiera britannica, il che significa che anche il Regno Unito ha il dovere legale di proteggere la sua nave e i suoi cittadini".