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Prevenzione e sicurezza non possono prescindere dai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. La sfida odierna è saper tutelare il lavoro e la sicurezza dei lavoratori anche più vulnerabili, in settori nuovi e mobili. Di questo si è discusso ieri a Roma, presso la sede dell’Inail, nel seminario conclusivo del progetto “Prevenzione 2020”, rivolto ad oltre 300 rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza su tutto il territorio nazionale. Una bella iniziativa, fortemente voluta dallo Ial Nazionale per la Cisl, dalla Fondazione Di Vittorio per la Cgil, e dall’’ Enfap per la Uil, in compartecipazione con l’ Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e nei territori, riguardante prevalentemente i settori dell’edilizia, dell’agricoltura e della sanità. “Il progetto ha avuto tra i vari obiettivi quello di accrescere una cultura della prevenzione, professionalizzare gli Rls/ Rlst e promuovere una maggiore consapevolezza del ruolo fondamentale da loro svolto nella catena delle responsabilità complessive, in azienda e nel territorio” ha spiegato il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, Responsabile del dipartimento salute e sicurezza della Cisl che ieri ha preso parte all’ incontro. «La parti sociali e l’ Inail si sono inoltre confrontateha sottolineato Colombinisull’urgenza di riportare al centro dell’agenda politica il tema della sicurezza sul lavoro. Secondo i dati Inail al 31 marzo 2019 le denunce di infortunio sono infatti in crescita dell’ 1,9% ( circa 2.900 casi in più) rispetto al primo trimestre del 2018, mentre le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto entro il mese di marzo sono state 212, un dato che conferma quello del primo trimestre 2018. Si tratta di numeri che attestano l’urgenza di promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza a tutela degli uomini e delle donne del lavoro, obiettivo cui ha puntato in questi due anni di attività il progetto Prevenzione 2020».
Anche gli enti di formazione hanno avuto un ruolo chiave nel Progetto e sono sempre più indispensabili oggi per diffondere la cultura della prevenzione. «Attraverso l’empowerment e la valorizzazione del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, l’intervento sostenuto dalle Organizzazioni Sindacali e dai loro enti di formazione e ricerca ha inteso promuovere la creazione di una community professionale e la condivisione di esperienze e buone prassi da trasferire nelle imprese in cui operano gli stessi Rls, con l’intento di innescare modelli virtuosi di gestione dei sistemi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro», ha aggiunto Stefano Mastrovincenzo, Amministratore Unico Direttore Generale Ial Cisl, la più grande rete di imprese operanti in Italia nel campo della formazione professionale e continua. «Va aperta una fase di analisi e proposta per diffondere una cultura della sicurezza che privilegi prevenzione, formazione, investimenti mettendo al centro la persona e favorendo la partecipazione organizzativa. Non bisogna disperdere il grande capitale relazionale di Prevenzione 2020».