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(Agenzia Nova) - Si è tenuta oggi a Milano, al Talent Garden Calabiana, la seconda edizione degli Stati generali degli eventi, l’appuntamento promosso da Adc Group e powered by Plesh e Bea/Club degli eventi, che riunisce i principali protagonisti della Event industry per una fotografia dello stato attuale del comparto e delle prospettive future. I lavori quest’anno sono stati aperti dal viceministro alle Imprese e al Made in Italy Valentino Valentini.
Olimpiadi, Expo, Coppa del Mondo, Europei di calcio e tanto sport: sono solo alcuni tra gli oltre 380 grandi eventi che saranno organizzati, a livello globale, nei prossimi dieci anni con investimenti medi annui superiori a 3,4 miliardi di euro e con spese operative annue superiori a 3,6 miliardi. Il mercato italiano degli eventi, che nel 2024 ha visto la realizzazione di 635 eventi tenendo conto del panorama internazionale, come riportato da una ricerca di quest’anno dell’International Congress and Convention Association, è un ecosistema vitale, secondo solo a quello degli Stati Uniti per il numero di grandi eventi organizzati, che cuba un valore superiore al miliardo (+16,3 per cento rispetto al 2023) con una previsione di crescita fino a 1.183 miliardi di euro entro il 2025 secondo il 20mo Monitor sul mercato degli Eventi realizzato da Adc group con la collaborazione di Astra ricerche e club degli eventi.
"La event Industry è un’espressione fondamentale del sistema Paese, una filiera che non solo genera un valore economico importante, ma che porta l'eccellenza italiana nel mondo - dichiara il viceministro alle Imprese e al Made in Italy, Valentino Valentini -. Un luogo di espressione per il Made in Italy. Appuntamenti come le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 rappresentano opportunità storiche e l'Italia deve farsi trovare pronta, trasformando queste occasioni in un volano di sviluppo duraturo e non disperdendo gli investimenti e le competenze acquisite. Il nostro obiettivo è creare una relazione sinergica tra istituzioni e attori del settore, che renda il Paese ancora più attrattivo agli occhi degli investitori". Sempre secondo il 20mo Monitor sul mercato degli eventi nel 2024, in Italia, la percentuale delle aziende che ha scelto di investire negli eventi è pari al 92 per cento, di cui il 37 per cento ha destinato agli eventi oltre il 20 per cento del budget complessivo di comunicazione. Il 53 per cento delle aziende prevede di aumentare gli investimenti nei prossimi due anni. In merito alla tipologia, gli eventi “business to business” sono i più diffusi (61,7 per cento), seguiti da quelli dedicati ai consumatori (B2c) e quelli dedicati ai singoli individui (B2I), 41 per cento ciascuno.
Le ragioni principali che spingono le aziende a realizzare eventi sono: la necessità di comunicare in modo efficiente (82,3 per cento) e diretto (79,1 per cento), seguite dalla volontà di realizzare una comunicazione emozionale (67,2 per cento) e distintiva (40,4 per cento). Le aziende ritengono che i driver attuali delle loro scelte in merito alle tipologie di eventi siano: creatività (15,1 per cento), autenticità (19,3 per cento) e Intelligenza artificiale (30,6 per cento) con un focus crescente sull'Ai generativa per rafforzare la creatività. Secondo due ricerche realizzate da Accenture nel 2024 (Consumer Pulse 2024 e Accenture Research, Clia, SiteMinde 2024), l'Ai generativa è oggi già ampiamente utilizzata dai consumatori e quindi dal pubblico che partecipa agli eventi: il 72 per cento degli utenti ne fa uso regolarmente e il 92 per cento è disposto addirittura a spendere di più per servizi ed esperienze personalizzate. Sono, ormai, uno standard gli eventi ibridi, realizzati dal 74,5 per cento degli organizzatori, ed è sempre più centrale l’utilizzo di tecnologie di tracciamento per ottimizzare la gestione di eventi su larga scala.
"L’industria degli eventi è un motore importante dell’economia italiana ed un fiore all’occhiello del Made in Italy grazie alla quantità e alla qualità degli eventi nazionali e internazionali che promuove e organizza. Per sfruttare al meglio le opportunità che si prospettano nel prossimo futuro manca, però, un collegamento e un approccio sistemico con le istituzioni politiche ed economiche. Gli Stati Generali degli Eventi, organizzati dal Club degli Eventi e della Live Communication, hanno il preciso scopo di costruire un ponte con le istituzioni e trovare le modalità per una collaborazione più efficiente ed efficace", ha dichiarato Salvatore Sagone, presidente Adc group, che ha organizzato e condotto i lavori degli Stati Generali degli Eventi. Per quanto riguarda, invece, gli investimenti messi in campo annualmente dai player del settore, Adc group ha presentato una survey svolta quest’anno tra i player del comparto dalla quale è emerso che: più del 30 per cento degli operatori del settore partecipa a oltre 40 gare all’anno e in media più del 60 per cento di loro ne vince tra le 2 e le 4 ogni 10. La partecipazione a ogni gara di aggiudicazione richiede un investimento, che nella maggior parte dei casi può variare da un minimo di 3.000 euro e arriva a superare i 5.000 euro.
"L'industria degli eventi va ben oltre il mero impatto economico, va pensata come una leva strategica per il nostro Paese", dichiara Simone Mazzarelli, Ceo di Ninetynine, agenzia in carica come Best Event Agency 2024 e vincitrice di oltre 40 riconoscimenti italiani e internazionali nell’ambito della Event Industry negli ultimi tre anni. "Parliamo di un comparto che promuove cultura e turismo, porta investimenti e dialoga al meglio con le altre industrie del Paese e per questo è necessario un approccio di partnership tra pubblico e privato, che richiede sempre un maggiore cambio di mentalità e integrazione delle competenze. L'Italia ha già dimostrato di saper valorizzare le proprie eccellenze e di trasformare i partecipanti a un evento in ambasciatori della nostra cultura nel mondo", conclude Mazzarelli.
Gli Stati generali degli eventi "sono un’iniziativa importante per la nostra Industry. Abbiamo affrontato problematiche ed opportunità di un ecosistema in crescita nel Mondo e nel nostro Paese - aggiunge Marco Jannarelli, presidente Next group, vincitore in carica del Best Event Award 2024 -. L’obiettivo era di sensibilizzare gli attori per dare un boost a un comparto sempre più importante per la nostra economia nazionale e per offrire al panorama internazionale un sistema efficiente, creativo e al passo con le nuove tecnologie. La globalizzazione nel mercato dei grandi eventi ci fa sperare in una rete di supporti istituzionali, che facilitino l’espansione sui mercati internazionali. La presenza di grandi aziende, tra i principali utenti del nostro lavoro, ci ha permesso di confrontarci e condividere regole d’ingaggio equilibrate e sostenibili, che facilitino lo sviluppo della nostra industry", conclude.
L’edizione 2025 degli Stati generali degli eventi ha dedicato un focus anche al settore della “Meeting Industry”, con uno studio promosso da Enit Spa nel 2024 in collaborazione con Federcongressi&eventi e realizzato da Aseri (Alta scuola di economia e relazioni internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore): un comparto che attrae oltre 27 milioni di partecipanti all'anno generando in Italia un giro d’affari che vale oltre 11 miliardi di euro. L’evento ha coinvolto i tanti ospiti con un format innovativo e coinvolgente: divisi in tavoli di lavoro, tutti i presenti hanno partecipato a un brainstorming collettivo, anticipato e guidato da quattro talk ispirazionali, che hanno visto coinvolte figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale.
Secondo quanto reso noto, le sessioni di lavoro si sono concentrate su quattro temi principali che delineano le sfide e le opportunità future del settore. Si è discusso del posizionamento globale dell'industria italiana degli eventi, esplorando come valorizzare il know-how nostrano per affermarci come hub internazionale; del rapporto tra agenzie, partner e aziende, proponendo nuove regole di ingaggio più eque per superare criticità come le gare al ribasso e la mancanza di trasparenza; del legame tra industria e istituzioni territoriali, sottolineando il ruolo degli eventi come motore di sviluppo economico e la necessità di una maggiore collaborazione tra pubblico e privato. Infine, si è affrontato il rapporto tra tecnologia e creatività, con un focus sull'uso dell'intelligenza artificiale per alleggerire i carichi operativi e creare esperienze più coinvolgenti e memorabili per i partecipanti. Al termine della giornata l’intelligenza artificiale, insieme a una squadra di moderatori, ha prodotto un “Manifesto” con riflessioni, soluzioni e proposte emerse, delineando una roadmap concreta per il futuro dell'industria degli eventi in Italia.