Come era prevedibile il Senato degli Stati Uniti non si mette di traverso alla potente lobby delle armi rappresentata dalla National Riffle Association (Nra) e vota contro una proposta di legge per limitare l’acquisto di pistole e fucili.L’America stia ancora piangendo i morti provocati dalla sparatoria di Orlando, in Florida, che ha provocato 49 vittime e 53 feriti, colpiti dai proiettili di un fucile d’assalto AR-15 acquistato legalmente dall’attentatore Omar Mateen. Eppure i senatori hanno respinto le quattro misure, due presentate dai Repubblicani (maggioranza al Congresso) e due dai Democratici che imponevano un giro di vite nelle procedure per comprare armi negli Stati Uniti. Le due proposte democratiche prevedevano di impedire di acquistare armi agli americani inseriti nelle liste dei sospetti dell’Fbi o sull’elenco di quanti non sono autorizzati a salire su un aereo. Inoltre venivano previsti anche controlli più severi sui precedenti criminali e mentali per quanti acquistano armi alle tradizionali fiere delle armi, diffusissime e dove non esistono verifiche sugli acquirenti, e su internet. I Repubblicani si sono opposti a queste misure, appellandosi al II emendamento della Costituzione, che garantisce il diritto a «possedere armi». La proposta dei rappresentanti del Grand Old Party (Gop), invece, prevedeva di instaurare un periodo di attesa di 72 ore tra l’acquisto dell’arma e la sua consegna effettiva, sempre per quanti sono sulle liste dei sospetti dell’Fbi, per consentire ai federali di ottenere da un giudice un ordine per impedire la vendita nel caso di rischi comprovati. I democratici, però, hanno bocciato le proposte avversarie. Nulla cambia, dunque, negli Stati Uniti. Da anni il Parlamento discute sul metodo migliore per ridurre il numero di armi in circolazione - 357 milioni su 318 milioni di abitanti - ma l’opposizione della lobby NRA ha sempre stroncato qualsiasi tentativo di regolare la compravendita di pistole e fucili. A nulla sono serviti gli appelli del presidente Barack Obama, che dall’inizio del suo mandato chiede di affrontare il problema della diffusione delle armi. Intanto, le sparatorie continuano a insanguinare le strade d’America, e l’arma preferita dei killer sembra essere sempre la stessa: il fucile d’assalto AR-15, che fa da filo conduttore a tutte le stragi più drammatiche. L’arma, infatti, è stata usata nel 2012, per la mattanza alla scuola elementare Sandy Hook, nel Connecticut, dove Adam Lanza uccise 20 bambini e 6 adulti. Con lo stesso modello, sempre nel 2012, James Holmes uccise 12 persone e ne ferì 58 dentro un cinema di Aurora, in Colorado. Infine, l’AR-15 è stato usato anche per la recente strage di San Bernardino, in California, dove una coppia massacrò 14 colleghi.