«Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento». È brevissimo ma incisivo il messaggio del Capo dello Stato dopo gli episodi di violenza da parte della polizia ai danni dei manifestanti dei cortei pro Palestina a Pisa e Firenze, manganellati senza ragione mentre sfilavano per la città. 

Un concetto che non sembra invece condiviso dal governo, a partire dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, secondo cui«c’è stato un tentativo, da quello che ho visto dalle immagini, di pressione rispetto a una manifestazione che era autorizzata in altro sito e c’è stata una reazione della polizia, spiegheranno se nei canoni e nei termini di legge e di rispetto delle regole». Le immagini parlano chiaro: in nessun momento i manifestanti hanno creato problemi di ordine pubblico, mentre la violenza della Polizia appare sproporzionata e immotivata. 

A chiedere a Piantedosi di esprimersi è la segretaria del Pd Elly Schlein: «Ieri sera Pisa ha dato una straordinaria risposta democratica. Basta manganellate sugli studenti. Bisogna che Piantedosi venga finalmente a chiarire in Parlamento davanti al Paese e prendersi le sue responsabilità. Non possiamo più assistere a scene inaccettabili come quelle che abbiamo visto ieri, di manganellate sui minori, di minori trattenuti e immobilizzati a terra. Non è accettabile. Non è un episodio isolato. Abbiamo visto scene come queste a Firenze, a Napoli, a Bologna c'è un clima di repressione di cui abbiamo già chiesto la settimana scorsa conto al ministro Piantedosi». Più critica la posizione di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana: «Secondo me c’è un indirizzo da parte del Governo, non si spiega altrimenti, perché questa è una tendenza che vediamo in tutta una serie di manifestazioni, sempre più durezza. Ieri è stata macroscopica – riporta Repubblica -. L’ordine pubblico va tenuto attraverso il rispetto delle persone nell’esprimere le proprie opinioni e quando vedi che le persone sono ragazzi minorenni, del liceo e dell’università, senza nessun corpo contundente in mano, le immagini sono visibili, non si può attaccare con quella cattiveria nelle manganellate che abbiamo visto. Mi aspetto che Piantedosi, proprio per fugare i dubbi, che non possono non esserci, di un indirizzo che viene dall’alto, possa essere molto chiaro e molto netto nel fugare qualsiasi dubbio rispetto al fatto che vi sia un indirizzo da parte delle istituzioni».

Fratelli d’Italia, con una nota, dà invece la colpa alla sinistra: «Fratelli d’Italia difende le regole democratiche di convivenza che si basano sul diritto di manifestare e il dovere di farlo pacificamente e nel rispetto della legge. La sinistra che spalleggia i violenti è la causa dei disordini ai quali abbiamo assistito».