I contadini di Varsavia come quinta colonna di Vladimir Putin? Da giorni gli agricoltori polacchi stanno bloccando il confine con l'Ucraina con i loro trattori, nel mirino quella che giudicano come concorrenza sleale delle importazioni a basso costo dal vicino e alleato. Nel mirino anche le politiche ambientali dell'Unione europea vista come un pericolo per i loro redditi. Ma la protesta sta assumendo contorni inquietanti con tanto di slogan a favore del capo del Cremlino. Così hanno ostacolato il passaggio di mezzi ai valichi di frontiera su circa cento strade, versato grano ucraino e bruciato pneumatici. Una protesta che non accenna a diminuire e che, hanno dichiarato, diventerà sempre più forte fino a quando le loro richieste non saranno soddisfatte.

Il danno per Kiev e evidente, le strade verso la Polonia, membro dell'UE, sono state un'ancora di salvezza per le esportazioni dell'Ucraina, dopo che l'invasione russa del 2022 ha reso molto piu difficile percorrere le principali rotte commerciali attraverso il Mar Nero. Zelensky dunque si è scagliato contro gli agricoltori polacchi affermando che le loro azioni indicano una «erosione della solidarietà».

Secondo Zelenskyy, l'Ucraina esporta solo il 5% dei suoi cereali attraverso il confine polacco, «quindi, in realtà, la situazione non riguarda il grano, ma piuttosto la politica». Una guerra di cifre e dati ma che non nasconde che il sostegno ferreo da parte della Polonia non sia ora così sicuro e le tensioni tra i due paesi stanno crescendo come dimostra un'altra protesta, in risposta agli agricoltori, inscenata dagli automobilisti ucraini vicino a tre punti di confine con la Polonia, i cartelli erano espliciti: «Il blocco dell'Ucraina è un tradimento dei valori europei».

E altri striscioni stanno diventando il segnale che forse la vicinanza con la Polonia sta scemando. Si tratta della comparsa, citata dallo stesso Zelensky, di slogan a sostegno della Russia (Putin sistema l'Ucraina, Bruxelles e il nostro governo) durante le proteste. Le autorità polacche si sono affrettate a dire, nell’imbarazzo evidente, che si sta indagando sull'esposizione dello striscione pro-Putin e che si «prende atto con la massima preoccupazione della comparsa di slogan anti-ucraini durante i recenti blocchi agricoli. Crediamo che questo sia un tentativo di prendere il controllo del movimento di protesta agricola da parte di gruppi estremisti e irresponsabili, forse sotto l'influenza di agenti russi». Adrian Wawrzyniak, portavoce del sindacato degli agricoltori di Solidarnosc, ha definito lo striscione inaccettabile e ha respinto l'ipotesi che uomini di Mosca possano cercare di influenzare il movimento di protesta. Ha quindi incolpato una persona estranea al sindacato.

Vasyl Zvarych, ambasciatore ucraino si e quindi reciitato a dire: «La polizia dovrebbe reagire con decisione e punire coloro che infrangono la legge. È anche una mancanza di rispetto per il lavoro degli agricoltori ucraini in condizioni di aggressione russa, verso se stessi e verso le altre persone».

In realtà le relazioni tra i due paesi hanno iniziato a deteriorarsi già da tempo, e cioè quando un missile vagante ucraino è caduto sulla città orientale polacca di Przewodow, uccidendo due persone. Nonostante tutte le prove, Zelensky ha insistito sul fatto che il missile fosse russo, il che ha gettato i primi semi di sfiducia tra gli alleati. Nel maggio 2023, la Polonia, insieme ad altri Stati dell'Europa centrale, aveva vietato le importazioni citando la protezione degli interessi proprio agricoltori locali, una mossa vista dall'Ucraina come una pugnalata alle spalle.In risposta, all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre, Zelensky aveva accusato la Polonia di aiutare la causa di Mosca.