L'amministrazione a cinque stelle di Roma Capitale nega l'accoglienza e svela un problema che non è riuscita a risolvere. La denuncia proviene da un rapporto redatto dalla rete di supporto legale di via Cupa composta da A Buon Diritto, Action Diritti in Movimento, Baobab Experience, Consiglio Italiano per i Rifugiati e Radicali Roma. Secondo la rete delle associazioni, l'inadeguatezza dell'amministrazione è stata messa a nudo con lo sgombero forzoso del presidio solidale di via Cupa del 30 settembre. Era mattina quando i blindati della polizia sono giunti in via Cupa, dove i volontari di Baobab Experience danno sostegno ai migranti che arrivano nella capitale, prelevando 101 migranti eritrei e 8 cittadini somali. "Pensavamo fosse la solita identificazione dei migranti come avviene ormai, con cadenza periodica, da questa primavera. Effettuate le perquisizioni dei due stabili al civico 1 e 5 di Via Cupa, il vecchio centro Baobab ormai dismesso, "la polizia ha atteso l'arrivo dei camion  dell'Ama e ha iniziato a liberare in modo brutale la strada dalle tende", denuncia l'attivista Roberto Costa.La Rete spiega che si è attivata a partire dall'insediamento della nuova amministrazione a metà giugno, quando la sindaca si era impegnata a trovare una soluzione al problema dei migranti di via Cupa entro una settimana: "Per strada non possono stare, non è una situazione dignitosa né tollerabile per loro", disse Virginia Raggi. In attesa delle misure promesse, la Rete di supporto legale si è attivata, e dal 15 giugno 2016 al 30 settembre 2016 sono stati intercettati oltre 400 migranti in transito dalla Capitale, che avrebbero voluto finalizzare il loro progetto migratorio nei paesi del Nord Europa: cittadini eritrei (74%), etiopi (5%), sudanesi (14%) e somali (6%). Il 97 per cento dei migranti intervistati ha dichiarato di volere andare nel Nordeuropa, dove il 34 per cento ha raccontato di avere dei familiari. Il 15 per cento delle persone era in viaggio con una parte della sua famiglia. Il 35 per cento dei migranti era costituito da donne. In più occasioni, durante il mese di settembre, a molti di questi richiedenti ? accompagnati dai volontari ? non è stato consentito l'accesso agli uffici competenti della questura di Roma per motivi diversi. In particolare, è stato loro comunicata, una volta giunti in via Patini, la sospensione dell'accettazione delle richieste da parte degli uffici fino al 21 ottobre.Oggi è prevista una convocazione dell'assemblea capitolina straordinaria sullo sgombero dei migranti di Via Cupa, per questo motivo le associazioni hanno organizzato un presidio per chiedere a gran voce una strategia di accoglienza per gli oltre 15 migranti in transito che sono senza protezione e senza un aiuto concreto per orientarsi tra regolamenti contraddittori. A questi  vanno aggiunti centinaia e centinaia di immigrati che non trovano più quello che fino ad oggi è stato un punto di riferimento sicuro per evitare di finire nell'abbraccio di trafficanti ed approfittatori.