Gli Stati Uniti d’America hanno sospeso una spedizione di bombe a Israele la scorsa settimana per il timore che Israele stesse per decidere di lanciare un assalto su larga scala alla città meridionale di Gaza, Rafah, contro la volontà degli Stati Uniti. Lo ha dichiarato un alto funzionario dell'amministrazione Biden in forma anonima. La spedizione avrebbe dovuto consistere in 1.800 bombe da 900 chilogrammi e 1.700 bombe da 225 chilogrammi.

La sospensione della spedizione di aiuti è la manifestazione più eclatante della crescente distanza tra il governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'amministrazione del presidente americano Joe Biden, che ha chiesto a Israele di fare molto di più per proteggere le vite dei civili innocenti a Gaza.

Oggi intanto il direttore della Cia, Williams Burns, è atteso oggi in Israele per colloqui con il direttore del Mossad David Barnea e con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riporta la Cnn citando fonti informate. Burns ieri si trovava al Cairo per colloqui con i mediatori di Egitto e Qatar.

Borrell contrario all’operazione di terra

«Si sta concretizzando un’operazione di terra a Rafah, che non potrà che causare ulteriori, inaccettabili e devastanti conseguenze umanitarie. Sono urgenti il cessate il fuoco immediato e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi. Mentre a Gaza si diffonde la carestia, Israele deve garantire l’accesso umanitario». Lo scrive su X Josep Borrell, l'alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.