“Sono preoccupato per la difficoltà di esercitare le mie funzioni come simbolo dello Stato”: con queste parole l'imperatore giapponese Akihito, 82 anni, ha manifestato le sue perplessità in merito alla possibilità di continuare a soddisfare gli obblighi e la missione che il ruolo gli impone, a causa dell'età e delle sue condizioni di salute.Il messaggio di Akihito, contenuto in un video messaggio preregistrato, era molto atteso. L'imperatore nella dichiarazione solenne lascia intendere che attende le modifiche della legge che lo obbligano a restare imperatore per tutta la vita. Le normative attualmente in vigore non prevedono infatti l'abdicazione: l'ultimo a farlo fu Kokaku nel lontanissimo 1882.È stata la seconda volta in 27 anni che l'imperatore ha parlato alla nazione da quando è salito sul Trono del Crisantemo, nel 1990. La prima era stata all'indomani del terribile terremoto - tsunami del 16 marzo 2011, che fu seguito dall'incidente nucleare di Fukushima. "Temo che mi sarà sempre più difficile svolgere i miei doveri come imperatore simbolico", ha dichiarato Akihito nel messaggio di dieci minuti trasmesso dalle televisioni giapponesi. Il premier giapponese, Shinzo Abe, ha risposto subito alle parole dell'imperatore Akihito. Pochi istanti dopo il messaggio al popolo dell'imperatore, ha detto che il governo prende “con molta serietà” le sue parole e ha intenzione di rispondere all'appello. “Riceviamo con attenzione le parole di Sua Maestà l'Imperatore e dobbiamo rifletterci profondamente”, ha dichiarato Abe, in quella che sembra a tutti gli effetti un'apertura. Dopo 27 anni, il Giappone è pronto a voltare pagina.