OGGI LA LEADER DI VIA PO PARTECIPA ALL'INIZIATIVA DELLA CISL SCUOLA SUL DOPO PANDEMIA

«Agli italiani interessa sapere se la sanità pubblica è attrezzata per fronteggiare la pandemia e se si è in grado di tenere sotto controllo la disoccupazione. Non le crisi di Governo». È stato un giudizio chiaro quello espresso ieri dalla Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel corso di una intervista a La7, commentando il clima di confusione ed incertezza che in questi giorni si respira nei palazzi della politica. «Siamo preoccupati per il continuo cambiamento da parte del Governo delle misure in vista del Nataleha precisato la Furlan- una incertezza che sta creando molta confusione: le persone vedono cambiare continuamente le regole e questo crea anche ricadute sul lavoro». Per la leader sindacale «c'è un tema che non si può dimenticare: siamo il paese europeo che continua ad avere centinaia di morti al giorno per Covid. Non aver attrezzato la nostra sanità questa estate quando si discuteva di aprire o meno le discoteche invece che di terapie intensive è stato un grave errore. È su questo che siamo in forte ritardo», ha detto senza nascondere la propria preoccupazione la Furlan, che ieri ha fortemente criticato il Governo anche sulla scuola, altro tema caldo del momento.

«Tutti vorremmo che riaprissero presto le scuole in presenza, ma il punto è se i nodi per il rientro in classe in sicurezza sono sciolti o se si continua a parlare e a non fare», ha sottolineato la sindacalista. «Abbiamo provveduto al trasporto in sicurezza degli studenti? Siamo in grado di garantire in tutte le città mezzi tali che non diventino veicolo di contagio? Abbiamo creato le condizioni per fare tamponi veloci? Si è provveduto alle 60 mila cattedre scoperte? Le domande sono queste e non se riapriamo o no le scuole», ha affermato la Furlan. «Sento parlare con tanta faciloneria di turni, di domeniche», ha aggiunto la numero uno di Via Po. «La ninistra Azzolina ed il Governo comincino piuttosto a prendersi le responsabilità delle decisioni, invece di parlare per slogan. In gioco c’è il presente incerto del Paese ed un futuro che si spera non sia troppo pieno di dubbi e di interrogativi».

Tutte questioni calde che saranno al centro oggi del webinar organizzato dalla Cisl Scuola nel quale sarà presentato un documento elaborato dalla categoria, il sindacato più rappresentativo del comparto istruzione e ricerca, come contributo di riflessione e proposta su ciò che è necessario fare perché il dopo pandemia veda un rilancio di attenzione e di investimenti per il nostro sistema scolastico.

Diversi gli ambiti di intervento che saranno presi in considerazione: cambiamenti da apportare alla governance del sistema, fabbisogno di strutture e infrastrutture, nuovi parametri gestionali, politiche del personale ( formazione, reclutamento), sviluppo delle competenze professionali, revisione dei curricoli, ricerca educativa, ricomposizione degli squilibri territoriali, aggiornamento degli indicatori BES ( Benessere Equo e Sostenibile) per istruzione e formazione.

Parteciperanno la segretaria generale Cisl Scuola Maddalena Gissi, Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia all'Università di Milanio Bicocca, Dino Cristanini, già direttore generale dell'Invalsi, Alessandro Rosina, ordinario di Demografia all'Università Cattolica di Milano. Le conclusioni saranno di Annamaria Furlan.