Svolta nelle indagini per la morte di Beau Solomon, lo studente americano di 19 anni, da pochi giorni a Roma, scomparso giovedì notte e trovato morto ieri mattina nel Tevere. È stato fermato questa notte dagli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Trevi-Campo-Marzio Massimo Galioto, romano senza fissa dimora di 40 anni. L'uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto poichè gravemente indiziato di omicidio aggravato da futili motivi. Il fermo sarà sottoposto alla convalida del Gip. Una prima ricostruzione dell'accaduto, in attesa dell'autopsia che sarà effettuata tra oggi e domani, viene dalle parole dello stesso Galioto: avrebbe spinto nel Tevere il giovane americano all'altezza di Ponte Garibaldi e, come se nulla fosse, è poi andato a dormire nella sua tenda assieme alla compagna. L'uomo avrebbe ammesso agli inquirenti di avere avuto con lo studente una violenta discussione e quando Solomon è caduto in acqua il senzatetto non si è dato alla fuga nè ha lanciato un allarme, ma ha preferito andarsene a dormire in una zona riparata della banchina del Tevere dove viveva da tempo. Dalle indagini è emerso anche un altro elemento: prima di essere spinto nel Tevere, Beau Solomon era stato derubato della carta di credito da due persone che lo avevano portato sulla banchina del fiume. Alcuni testimoni hanno riferito alla polizia che il ragazzo americano era visibilmente ubriaco. Due persone lo avrebbero avvicinato per derubarlo e a rapina avvenuta Solomon sarebbe stato lasciato solo sulla banchina fino a quando non si è imbattuto in Galioto. Secondo chi indaga, però, non ci sono collegamenti tra gli autori del furto della carta di credito, usata nei giorni successivi a Milano, e il 40enne romano fermato dalla polizia per omicidio. Originario del Wisconsin, sopravvissuto da piccolo ad una seria malattia, Solomon era arrivato in Italia pochi giorni fa. La notte dell'omicidio - lasciata la stanza alla Cabot University dove alloggiava - il giovane aveva raggiunto Trastevere e si era fermato con alcuni amici in un pub di via della Lungara; intorno all'una si sarebbe avventurato da solo sulla banchina del fiume incrociando all'altezza di Ponte Garibaldi un gruppo di persone, frequentatori di quel tratto di sponda. Poi l'incontro fatale con Galioto.