Sono stati evacuati dalle acciaierie Azovstal di Mariupol tutti i civili e i combattenti ucraini, rimasti gravemente feriti. Lo ha dichiarato in un messaggio video il comandante del reggimento Azov, Denys Prokopenko, apparso con una fasciatura al braccio. La prossima tappa, ha spiegato, prevede di portare fuori dall'Azovstal i combattenti che hanno perso la vita, mentre difendevano l'impianto. «Abbiamo risposto all'ordine di Kiev di non continuare la resistenza per salvare delle vite», ha spiegato Prokopenko dicendo di essere «riusciti a evacuare i civili e chi era gravemente ferito e necessitava di aiuto».
L'Ungheria pronta a rinunciare al petrolio russo
Il più grande gruppo energetico ungherese è pronto a rinunciare al petrolio russo. Mol, che è in parte di proprietà statale - riporta l'agenzia ucraina Unian riprendendo il Financial Times - intende sviluppare un piano per abbandonare il petrolio russo. «Dobbiamo ricostruire l'aereo in volo. Questo è un processo che dobbiamo pianificare fin da ora», ha affermato Zolt Huff, direttore della produzione, riferendosi alla necessità di un piano per consentire all'azienda di raffinare petrolio alternativo a quello russo, soluzione già in parte iniziata. La società stima che la conversione di una raffineria a sud di Budapest che utilizzi una varietà di fonti diverse dal petrolio russo potrebbe costare fino a 700 milioni di euro e richiedere diversi anni prima che sia operativa.