Rappresentanti dei media e giornalisti hanno ricevuto "per errore" una mail dal ministero dell'Interno in cui funzionari della sicurezza illustrano un piano zittire i giornalisti e per censurare le notizie della Procura sul caso della morte di Giulio Regeni.La notizia è apparsa sui quotidiani locali sotto il titolo "scandalo". La mail dimostra come il ministero dell'Interno stesse pianificando di intimidire Qalash e tutte le voci dell'opposizione all'interno del sindacato mediante la fabbricazione di prove che li avrebbero mandati in prigione. "Il ministero dovrebbe concentrarsi nella prossima fase sul fatto che il leader del sindacato e la sua cricca di giornalisti hanno coperto due criminali ricercati dalla procura generale", si legge nella mail intitolata "verifica della situazione", in cui si fa riferimento all'arresto dei due giornalisti Amr Badr e Mahmud Al Saqqa. Nella lettera si aggiunge che "le dichiarazioni della procura generale sull'arresto dei giornalisti, accusati di far parte di un piano per destabilizzare il paese e diffondere il caos, devono essere sfruttate a favore del ministero". Nella mail i funzionari del ministero dell'Interno raccomandano inoltre che ufficiali di polizia in pensione compaiano in televisione per dare il via a una campagna contro il sindacato dei giornalisti. "Questi agenti di polizia in pensione dovrebbero essere attentamente selezionati - continua la lettera - devono avere le informazioni necessarie sulle accuse nei confronti dei giornalisti in coordinamento con la Sicurezza interna". Le forze di sicurezza egiziane hanno condotto un blitz nella serata di domenica primo maggio per arrestare Amr Badr e Mahmud al Saqqa, accusati di aver partecipato, il 25 aprile scorso alle manifestazioni per protestare contro l'accordo tra l'Egitto e l'Arabia Saudita sui confini marittimi. L'accusa nei confronti dei due giornalisti è di incitazione alle proteste. Il sindacato dei giornalisti ha duramente condannato il blitz nella sua sede nel centro del Cairo.