Ad ottobre un software di predizione di crimini verrà utilizzato dalla polizia di Pittsburgh, Pennsylvania, una delle città più violente degli Usa. Come racconta la rivista Science, si tratta di un programma prodotto da scienziati della Carnegie University of Mellon che, attraverso l'immagazzinamento di dati sensibili cercherà di prevedere «chi, dove, quando e cosa» accadrà a livello di criminalità nella città. Programmi simili sono già utilizzati in circa 60 dipartimenti di polizia in America. Ma Crime Scan, cosí ribattezzato, sembra essere a un livello ancora più avanzato. Il matematico dell'Indiana University George Mohler afferma che «Il crimine è simile al funzionamento dei sismi. Dopo un sisma iniziale, basandoci sui dati passati, possiamo prevedere le scosse che avverranno, quando e dove avverranno». Crime Scan immagazzina migliaia di dati di crimini passati, chiamate al 911, testimonianze, reclami. Cerca correlazioni e modelli che si ripetono, calcola le probabilità che un nuovo crimine venga commesso, calcola i luoghi nonchè il momento dell'ipotetica esplosione di violenza. Non solo. Come spiegano Will Gorr e Daniel Neill, i due scienziati a capo del progetto: «Un crimine violento o una sparatoria può cominciare con liti verbali tra gang, graffiti d'offesa, vagabondaggio, condotta incivile ecc». Questo software si differenzierà dagli altri per la sua capacità di prevedere l'escalation di crimini violenti sulla base di avvisaglie o crimini minori.Prima di ogni pattugliamento, i poliziotti riceveranno informazioni estrapolate da Crime Scan cosí da poter concentrare le proprie forze lí dove il computer prevede un innalzamento della violenza.L'iniziativa ha sollevato un'ondata di polemiche contro il capo della polizia di Pittsburgh Cameron McLay, specialmente per il fatto che il test del software verrà effettuato, guarda caso, all'interno di Homewood, un quartiere ad alto tasso criminale la cui popolazione, per il 98%, è afroamericana. Molte associazioni contro il razzismo dichiarano che le previsioni fatte dal computer non sono altro che statistiche viziate che riflettono un preconcetto insito nel sistema di giustizia. Senza considerare che spesso, lí dove e quando il sistema di giustizia e prevenzione crede possa innalzarsi la violenza, la violenza esploderà come risposta naturale. Ma se pensiamo che ciò che accadrà tra pochi giorni a Pittsburgh sia degno di Philip Dick, dovremmo dare un'occhiata a ciò che è stato messo a punto a Chicago da aprile di questo stesso anno.Si chiama "Lista Strategica di Soggetti o Programma di Notifica Personalizzato" e raccoglie dati privati di persone in carne ed ossa, il loro profilo facebook o qualsiasi cosa riguardante un soggetto che ha commesso un crimine in passato. Una volta che il programma ha raccolto i dati, l'algoritmo calcola le probabilità che il soggetto in questione possa delinquere nuovamente. A quel punto, la polizia non scende dal cielo e ti mette un cerchio al cervello che ti manda in letargo come in Minority Report, ma si presenta alla tua porta e ti dice: «Salve signore, lei è un soggetto a rischio, potrebbe commettere un crimine a breve, perció deve seguirci e frequentare i servizi sociali o i centri di recupero».