Nato a Livorno nel 1920, è stato il decimo presidente della Repubblica dal 1999 al 2006. In precedenza fu governatore della Banca d’Italia per 14 anni, presidente del Consiglio e più volte ministro del tesoro.LA CARRIERA POLITICADopo una militanza giovanile nel Partito d'Azione, Ciampi non ha più aderito ad alcun partito. Classico profilo tecnico, è stato per 47 anni alla Banca d'Italia e per 14 anni ne è stato governatore.Dall'aprile 1993 al maggio 1994 è stato il presidente del Consiglio di un governo tecnico di transizione, il primo presidente del Consiglio non parlamentare della storia della Repubblica. In seguito fu ministro del tesoro (dall'aprile 1996 al maggio 1999) nei governi Prodi I e D'Alema I. La sua attività è stata soprattutto mirata alla riduzione del debito pubblico italiano, in vista degli obblighi imposti dal trattato di Maastricht, per garantire l'accesso dell'Italia alla moneta unica europea. La sua candidatura a presidente della Repubblica è stata avanzata da un vasto schieramento parlamentare e in particolare dall'allora Presidente del Consiglio D'Alema. Sul suo nome ci fu il benestare dell'opposizione di centro-destra, anche se Ciampi, pur non essendo iscritto ad alcun partito, era molto vicino all'Ulivo. Considerato come figura fondamentale per l'adozione dell'euro, godette anche dell'appoggio del mondo economico e finanziario oltre che della stima dei dirigenti dell'Unione europea.Il Parlamento in seduta comune lo elesse il 13 maggio 1999, alla prima votazione, con una larga maggioranza  di 707 voti su 1010. Ciampi fu un Presidente che, come avvenuto con Sandro Pertini, ebbe sempre un alto indice di gradimento popolare, con una media oscillante tra il 70 e l'80%.Da presidente, si spese molto per trasmettere agli italiani un sentimento patriottico, richiamando sempre nei suoi discorsi il Risorgimento e la Resistenza.