Atene è una delle rare capitali europee che non dispone di una moschea pubblica, e sicuramente tra queste città è quella che ha la più grande comunità musulmana, circa 250mila fedeli costretti a pregare e raccogliersi in luoghi di culto improvvisati e di fortuna come i sottoscala o le cantine dei palazzi. Ora però il Parlamento ha approvato in via definitiva la costruzione della prima moschea nella metropoli greca, una struttura che potrà ospitare fino a 350 persone. Una svolta senz’altro apprezzabile che mette fine a una discriminazione evidente ma che avviene a quasi 200 anni di distanza dal primo progetto che risale al lontano 1819, poi abbandonato per oltre un secolo e rimesso in campo varie volte (1940, 1944, 1956, 1974, 2000 e 2006) da diversi governi.